Dott. Antonio Tedesco - Foto dal web
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Quazim guarda spaventato le onde delmare. Non sa che da lì a poco quel mare sarà la sua tomba. Quazim si rivolge ai suoi compagni e chiede aiuto, è un attimo. Pochi secondi e finisce inmare. Travolto da quelle “onde assassine” che lo faranno affondare. Ilsuo corpo dalla notte sarà ritrovato intorno alle 16 sulle riva di Guardavalle. È l’ennesima tragedia consumata nelle acque calabresi. Una tragedia che va ad aggiungersi alla storia di altri 50 afghani sbarcati nei giorni scorsi sulla costa calabrese. Quei “viaggi della speranza” che, adesso, da qualche mese a questa parte, non avvengono più a bordo dei gommoni,ma di velieri. È questo il dato rilevante che emergedalle ricerchee dalleindagini chenegli ultimimesi sono state effettuate dalle forze dell’ordine sui viaggi clandestini. Ma non è finita qui. Perché, adesso, da qualche mese a questa parte, Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza, lavorano a strettocontatto. Unlavoro,che è stato portato avanti con determinazione assieme agli uomini della Capitaneria di Porto e che,inpoche ore,hapermesso, anche questa volta,di chiudere il cerchio attorno agli organizzatori dei nuovi viaggi. È questo il dato rilevante che è emerso all’indomani dell’ennesimo sbarco sulla costa ionica del catanzarese; lo sbarco che proprio l’altra notte ha avuto per protagonisti 51 clandestini sbarcati sulle coste di Guardavalle. Di questi51, unminore di15 anni di nazionalità afghana, è stato trovato cadavere nelle acque del mare. Gettato in mare con brutalità comeraccontare i suoi compagni di viaggio agli interpreti e alle forze dell’ordine che sono intervenuti nell’immediato per far luce sulla vicenda. E proprio i responsabili Eugenii Kaplin di 23 anni originario dell’Ucraina e Nouri Barakat Juhan, palestinese di 22anni, sonostatitrattiinarresto, nelle acque del reggino e trasportatinelcarcerediSiano. E questa mattina, compariranno davanti algiudice del Tribunale di Catanzaro, per l’interrogatorio di garanzia. A rappresentare la pubblica accusa, il sostituto procuratore, Alberto Cianfarini, che ha coordinato le indagini. La conferenzastampa. Tutti i dettagli dell’indagine sono emersi nel corso della conferenza che si è tenuta ieri mattinanella sede delcomandoprovinciale dellaGuardia difinanza. A illustrare l’operazione il colonnello delReparto operativo provinciale dei carabinieri di Catanzaro, Giorgio Naselli, e il tenente Rocco De Paola, il commissario capo della Questura MassimilianoRusso, iltenente di vascello della Capitaneria di porto di Soverato, il maggiore della Guardia di FinanzadiViboValentia, AlessandroSantarelli, e il tenente colonnello dei Repartinavali d’alturaecostiero della Guardia di Finanza di Taranto, Rocco Sevello che hanno elencato l’attività di ricerca sul territorio calabrese. I nuovi provvedimenti. Dei 50 immigrati che sono sbarcati sulla costa, ben 27 hanno chiesto il diritto d’asilo e saranno trasferiti nel Cara diBari. 8, invece, saranno portati nel Centro di identificazione di Lamezia Terme; 15 gli immigrati minorenni che resteranno sotto la “tutela” del sindaco Antonio Tedesco.

Fonte: ilquotidianodellacalabria.it

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