Foto all’interno – I Pensionati della Cisl di Messina ripartono da Bruno Zecchetto. Una vita nella Cisl con incarichi provinciale e regionale nel settore del Pubblico Impiego e sino a due anni segretario organizzativo della Cisl di Messina, poi transitato nella Fnp, Zecchetto è stato eletto segretario generale della Fnp Cisl di Messina dal Congresso provinciale della Federazione che si è tenuto questa mattina presso l’Istituto Collereale alla presenza del segretario generale della Cisl Sicilia Maurizio Bernava, del segretario generale della Fnp Cisl Alfio Giulio, del segretario generale della Cisl Messina Tonino Genovese e del commissario della Fnp di Messina Carmelo Raffa. In segreteria, con Bruno Zecchetto, sono stati eletti anche Natale Princiotta e Antonia Alfino. Ad aprire i lavori è stato proprio quest’ultimo che ha spiegato come è stata modernizzata la struttura organizzativa della Federazione Pensionati in provincia di Messina. “Abbiamo realizzato dieci leghe intercomunali in corrispondenza delle zone individuate dalla Cisl provinciale – ha detto Raffa – e le rispettive assemblee precongressuali sono state partecipate come non mai e con dibattiti vivaci dai quali è emerso in modo immediato e diretto il disagio dei pensionati circa la loro condizione di precarietà sia dal punto di vista economico che sociale ed esistenziale”.
Il “contenitore Fnp”, come lo ha definito Raffa, adesso, dovrà assumere il ruolo di intermediario fra i pensionati, gli anziani, i ceti più emarginati e le espressioni della sfera della povertà e le forme di rappresentanza politica dei poteri locali come Comuni e ASP attraverso “il necessario contatto con la gente, per conoscere e comprendere i bisogni e i disagi da rimuovere, e inoltre attraverso l’inclusione come strumento per improntare l’organizzazione all’accoglienza e alla solidarietà”.
Raffa ha indicato la strada della contrattazione sulle politiche sociali, con strutture territoriali, integrazione socio-sanitaria e con il potenziamento della domiciliarietà per lenire la sofferenza e la solitudine soprattutto degli anziani. Quindi le politiche fiscali: “Puntare all’equità e al rispetto delle fasce più deboli, attraverso la progressività e le esenzioni, rendere le tariffe meno gravose per i cittadini che vivono in condizione di disagio e farle corrispondere con servizi efficienti”.
“Bisogna rivoluzionare il concetto che l’anziano è un emarginato a carico della società – ha detto il neo segretario generale della Fnp Cisl di Messina, Bruno Zecchetto – è, invece, una vera e propria risorsa socio-economica per il Paese Messina è una città dai capelli bianchi, gli over 65 sono il 19,8% della popolazione, indice raddoppiato rispetto a sessant’anni. L’importo medio delle pensioni a Messina è di 520 euro. Il numero complessivo di pensionati della provincia di Messina è di 178.416 e le pensioni erogate sono 268.034 ma su questo dato incidono le pensioni di reversibilità. Messina è anche una città che non tutela i propri anziani. Il Comune spende il 9,5% del bilancio per il sociale, l’8% per gli anziani, pari ad appena 92 euro pro capite. Considerate che – ha aggiunto Zecchetto – a Siracusa la spesa sociale pro-capite è pari a 205 euro, a Catania pari a 175 euro e a Palermo pari a 101 euro. La media in Italia è del 19%, al nord del 23%”. I dati snocciolati da Zecchetto sono terribili: “Oltre ai poveri, in città ci sono circa 25mila persone che vivono sole e altrettante non autosufficienti o diversamente abili. Per i non autosufficienti, in particolare, dopo il taglio del fondo nazionale, la tragedia della condizione disperata di queste persone ricade sulle spalle delle famiglie e delle reti di solidarietà”.
Passaggio importante anche sulle strutture residenziali per anziani giudicate da Zecchetto “fortemente carenti anche su requisiti fondamentali. La vicenda tristissima di Casa Serena, che ha distrutto la tranquillità a tante persone anziane, ma anche a centinaia di lavoratori e alle loro famiglie, è emblematica. La riforma sanitaria per la Sicilia, firmata dall’assessore Russo, può dirsi fallita perché si è limitata a essere un mero piano di rientro, si è fermata alla riduzione dei costi e non ha spostato, invece, cure e assistenza dagli ospedali al territorio e al domicilio delle persone”.
Una delle note più dolenti è stata la riflessione sulla mancata applicazione della legge 328/2000, “che – ha affermato Zecchetto – doveva favorire l’integrazione dei servizi sociali con quelli sanitari, istituendo i distretti socio-sanitari e integrando le prestazioni erogate dalla Azienda Sanitaria Provinciale, con i comuni appartenenti al medesimo distretto. ll risultato è stato deludente e deprimente. Non si può, infatti, fare programmazione senza iniziare da un’attenta e corretta analisi dei bisogni socio-assistenziali del territorio di riferimento”.
Per Zecchetto, “servono politiche sociali e sanitarie integrate, ovvero la medicina territoriale da attuare nell’ambito della riorganizzazione del sistema. Per questo solleciteremo come “priorità dell’azione di governo”, il recupero di risorse e l’ottimizzazione delle spese. In questo senso, per il sindacato la medicina territoriale è la grande incompiuta, ma è la strada obbligata”.
“In questo momento di grave difficoltà – ha sottolineato il segretario regionale della Fnp Cisl, Alfio Giulio – la Regione Sicilia e il Governo nazionale non prestano la giusta attenzione alle fasce più deboli, ai pensionati, ai non autosufficienti. Conclusa la fase congressuale, come Cisl incalzeremo il Governo regionale, il Presidente e gli assessori perché in Sicilia bisogna riorganizzare il sistema sociale e il sistema dei servizi. È inammissibile e inaccettabile che i più deboli, i non autosufficienti vengano lasciati al proprio destino. In Sicilia bisogna ricostruire lo stato sociale, è necessario riammettere i criteri dell’Isee perché sono gli unici in linea con il criterio della giustizia sociale. Secondo noi, bisogna concentrare tutte le risorse in un Fondo unico e stabilire le priorità perché in questo territorio c’è bisogno di servizi socio-assistenziali per anziani, di servizi sociali e siamo pronti ad inizieremo un percorso di confronto con una proposta”.
“La Politica è distante dai bisogni della gente – ha detto, invece, il segretario generale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava – Durante l’ultima campagna elettorale, dai nostri congressi sono venuti fuori i veri problemi della società legati alla crisi economica, alla mancanza di reddito e di tenuta sociale. Temi che sono stati i grandi assenti nel dibattito politico elettorale. Si è parlato di tutto tranne che delle esigenze reali della gente. Non è tempo di promettere – ha sostenuto Bernava – questo è il tempo della responsabilità. Da troppo tempo si va avanti in un clima elettorale che non è positivo, anzi rappresenta un costo insopportabile che paga la collettività. Chi amministra, chi governa dovrebbe occupare il proprio tempo per maturare idee e strategie per le priorità essenziali. La Sicilia ha bisogno che il Governo regionale cominci a preoccuparsi dell’economia siciliana. Il reddito diminuisce sempre di più, chiudono le imprese, si registrano più disoccupati, non si trova lavoro, l’economia non cresce, ci sono meno entrate erariali. Di tutto questo non si è occupato nessuno e ci sono scadenze importanti come quelle del bilancio del quale non c’è traccia. Il Governo regionale, per dare il buon esempio a tutti gli amministratori locali, si occupi di queste questioni. Serve responsabilità e concretezza che noi vorremmo dare attraverso il confronto – ha concluso Bernava – anche per recuperare quel rapporto con i cittadini che il risultato elettorale ha dimostrato essere molto distanti dalla politica”.
Il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese, ha evidenziato il significato della celebrazione del Congresso della Fnp all’Istituto Collereale. “Per Messina e la sua provincia questa è struttura fondamentale per l’assistenza agli anziani – ha detto Genovese – celebrare qui il Congresso è un forte segnale che vogliamo dare a tutta la comunità. In condizioni di difficoltà economiche, di tagli e di riduzione di spesa, l’assistenza e la socializzazione della vita quotidiana è un fatto fondamentale del quale ci occupiamo ogni giorno. Da oggi, da qui – ha continuato Genovese – siamo chiamati tutti a costruire un impegno straordinario, a combattere una battaglia insieme per l’eliminazione degli sprechi e degli sperperi per orientare le risorse ai bisogni della comunità e in particolare degli anziani. Un impegno quotidiano sul territorio, coinvolgendo tutti coloro che vanno coinvolti. Ogni mattina, nei 108 comuni della provincia, ci deve essere qualcuno della Cisl che alzi la voce quando si verificano abusi o sprechi, quando c’è bisogno di sostenere o di assistere qualcuno in difficoltà. Non vogliamo più parole, ci vogliono fatti, azione, protagonismo per dare risposte ai bisogni della gente”.
Il Congresso della Fnp Cisl di Messina si è concluso con la consegna di una targa a Vincenzo Tripodo, storico sindacalista cislino messinese.