Erano andati a Milano per alcune cure mediche. Mentre si trovavano in ospedale la loro casa, nel quartiere Zen di Palermo, era stata occupata. Un clan mafioso composto da una decina di persone aveva assegnato il loro alloggio popolare ad un’altra famiglia.
Questo è lo sfondo dell’operazione condotta dalla Squadra mobile di Palermo che, in collaborazione con la Dia, ha arrestato stamattina 13 persone. Sono tutti accusati di associazione mafiosa, tentata estorsione, estorsione e violenza privata aggravate.
Dalle indagini, portate avanti con intercettazioni telefoniche e servizi sul territorio a riscontro delle dichiarazioni di collaboratori, è emerso che il clan mafioso estorceva denaro agli abitanti dei padiglioni di edilizia popolare e ai commercianti della zona per gestire direttamente l’assegnazione delle case popolari su un canale parallelo illegale.
L’organizzazione faceva presidiare da persone di sua fiducia gli alloggi popolari lasciati liberi per più di 10-15 giorni dai legittimi assegnatari, che perdevano così il diritto alla loro casa. L’immobile vacante veniva preso in consegna da Cosa nostra e poi “riassegnato” a non meno di 15 mila euro.