I due consiglieri comunali chiedono di rimpinguare le casse comunali, tenendo conto dei meno abbienti “Parecchi occupanti ed assegnatari di alloggi comunali risultano da anni morosi, a causa del mancato pagamento dei canoni di locazione pregressi”. I consiglieri comunali del partito democratico, Nicola Cucinotta e Felice Calabrò hanno sottoscritto sull’argomento un’interrogazione congiunta, indirizzata al sindaco Giuseppe Buzzanca. I due esponenti dell’opposizione ricordano che “la Legge Regionale n. 11 del 09/08/2002 obbliga i comuni siciliani a procedere in sanatoria nei confronti di chi occupava, in via di fatto, alla data del 31/12/2001, alloggi di Edilizia economica e popolare di proprietà comunale; e che una delibera di giunta approvata durante l’Amministrazione Leonardi, “in modo estremamente lacunoso, determinò il modus operandi che il dipartimento Patrimonio e Demanio avrebbe dovuto attuare per sanare le situazioni di occupazione di fatto accertate”. “Con il medesimo provvedimento – scrivono ancora i due consiglieri – 0 venivano stabilite le procedure da seguire per il recupero di tutti i canoni pregressi: il cittadino che intende sanare la propria posizione debitoria deve versare, in un’unica soluzione, quale acconto, una somma pari al 20% dell’importo dovuto a titolo di canone di locazione e spese accessorie, consentendo il versamento del restante 80% tramite rateizzazione mensile, per un periodo non superiore ad anni 10”. Secondo i due rappresentati del Pd “oramai da diversi mesi, in barba alla delibera di cui sopra, il responsabile non sottoscrive i cosiddetti piani di rientro, non consentendo così “il recupero di svariate migliaia di euro, che per le casse comunali rappresenterebbero una vera e propria boccata d’ossigeno”. Cucinotta e Calabrò, che si mostrano piuttosto intransigenti sulla necessità di recuperare queste somme invitano, però, l’Amministrazione a tener conto delle “precarie condizioni socio-economiche di una buona parte di coloro i quali occupano gli alloggi”, impossibilitati a sanare la situazione debitoria in quanto non hanno la possibilità materiale di versare il necessario acconto del 20%. I due consiglieri comunali interrogano, quindi, il primo cittadino per sapere “se intende attuare piani di rientro personalizzati che tengano conto della situazione economico- reddituale dei diversi beneficiari; e ancora se intende personalmente invitare il Dirigente del Dipartimento Patrimonio e Demanio a sbloccare e, conseguentemente, a dare seguito a tutte le procedure di recupero dei canoni di locazione pregressi, attraverso gli strumenti previsti dalla L.R. nr.11/02″. Danila La Torre