Un ricorso al Tar per chiedere l’annullamento della delibera di dissesto adottata dal Commissario Straordinario del Comune Dott.ssa Costanza Pino. Lo annuncia il Circolo del Partito Democratico di Guardavalle in una nota, diffusa in data odierna,  nella quale si  afferma di non capire  “l’assurdità di questa decisione, presa senza alcuna pressione della Corte dei Conti” e invita le forze politiche, le imprese e i  cittadini a sottoscrivere tutti insieme il ricorso. Il PD sottolinea, inoltre, che vi potrebbe essere la possibilità di ottenere ciò che “altri comuni, nonostante reiterate richieste della Corte, hanno trovato la strada per evitare il dissesto (vedi Soverato, Locri, Reggio, Chiaravalle, per fare solo alcuni esempi dei comuni vicini)”.

Di seguito il testo integrale del comunicato a firma del Circolo PD di Guardavalle: << È il momento di assumersi le proprie responsabilità, di agire, di fare il possibile perché Guardavalle non precipiti nel baratro, di evitare il dissesto finanziario.

 Occorre pensare serenamente e seriamente alle conseguenze del dissesto ed all’assurdità di questa decisione, presa senza alcuna pressione della Corte dei Conti; altri comuni, nonostante reiterate richieste della Corte, hanno trovato la strada per evitare il dissesto (vedi Soverato, Locri, Reggio, Chiaravalle, per fare solo alcuni esempi dei comuni vicini).

 Non sottovalutiamo le difficoltà di bilancio che ha Guardavalle come tutti i Comuni d’Italia.

 Riteniamo che da queste difficoltà si possa e si debba uscire proponendo per la prossima legislatura politiche adeguate di risparmio, di lotta all’evasione, di servizi essenziali da erogare gratuitamente alla cittadinanza e di quelli che non hanno la caratteristica di beni primari, di un opportuno adattamento gestionale della macchina amministrativa. Di questo discuteremo con i cittadini e con le altre forze politiche che vorranno farlo in campagna elettorale. Non ci appassiona lo scaricabarile sulle colpe di questo stato di cose, non ci tiriamo indietro se occorre fare chiarezza su quanto è avvenuto in questi anni.

 Ci siamo spesi, abbiamo evitato la polemica fine a se stessa su questo tema, avevamo concordato e trovato le soluzioni per evitare il dissesto. Con le inopportune dimissioni del Sindaco tutto è precipitato, siamo diventati un paese commissariato, governato da funzionari che non possono conoscere i problemi di questa nostra realtà, che non hanno come priorità le sorti future di questo nostro territorio.

 Noi continueremo a spenderci contro questa sciagurata decisione, anche alla luce degli interventi del Governo atti a scongiurare i dissesti. Pensiamo che il dissesto senza la diffida della Corte dei Conti sia come mettere volontariamente la testa sotto l’ascia del boia senza che nessuno lo chieda.

 Siamo coscienti (e vorremmo che lo fossero tutti) dei danni gravissimi, e, forse, irreparabili che tale decisione porta al paese tutto (aumento delle tariffe, svendita dei beni comunali, blocco dei crediti, spese per il commissario liquidatore, ecc.). Tutto ciò significa blocco di tutte le attività e un ulteriore freno allo sviluppo.

 Abbiamo tentato di richiamare alla responsabilità tutte le forze politiche: ora non è il momento dello scaricabarile. Ci saranno occasioni per discutere delle colpe e dei rimedi alla situazione finanziaria, dei debiti veri e di quelli presunti inseriti in elenco, dei periodi in cui sono stati contratti.

 Chi pensasse che sia un problema di questo o quell’amministratore sbaglia di grosso: è un problema per il paese! Chi ha veramente a cuore le sorti di questo territorio non dà fiato agli irresponsabili, a quelli del tanto peggio tanto meglio. Stia tranquillo chi medita vendette: le carte sono già alla Corte dei Conti e se ci fossero responsabilità la Corte farà, comunque, il suo dovere. Lasciamo ad altri, agli irresponsabili, la facile propaganda sui debiti.

 Chiediamo alle forze politiche, alle imprese, ai cittadini di sottoscrivere assieme a noi il ricorso al TAR contro la delibera di dissesto adottata dal Commissario Straordinario.>>

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