La proprietà presenta il concordato preventivo. Lavoratori a casa il 1. gennaio. Cipriano (Fai): “Altra grande ingiustizia per Messina”. “E’ finita la telenovella, purtroppo nel peggiore dei modi in quanto i lavoratori verranno licenziati dal primo gennaio”. E’ amaro il commento del segretario generale Fai Cisl, Calogero Cipriano, sulla vertenza della Triscele. La proprietà ha presentato il concordato preventivo all’incontro con il Prefetto e i sindacati ponendo la parola fine all’attività dell’azienda. “La città di Messina – ha detto – subisce un’altra grande ingiustizia, sacrificata sull’altare della speculazione. Un’operazione di puro interesse economico che avevamo denunciato sin dall’inizio. E’ palese che nel 2007 vi sia stato l’acquisto di un terreno e non di una fabbrica. Di salvatori della Patria, alla fine, non ne abbiamo visti. Dall’istanza presentata di concordato preventivo liquidatore, inoltre, i lavoratori rischiano al momento del licenziamento anche di non percepire il Tfr. E’ chiaro che ci difenderemo in tutte le sedi per poter accorciare i tempi di liquidazione e dare dignità ai lavoratori che oltre la beffa della famiglia Faranda rischiano di subire anche un danno economico. Stiamo parlando di circa 2 milioni di euro che la proprietà deve corrispondere ai lavoratori”.