Mauro Cucè Da duecento a cinquecento euro per prendere in affitto il Forte Ogliastri e organizzare magari il proprio matrimonio o una festa di compleanno. È quanto prevede il piano tariffario che la Giunta approverà nelle prossime settimane, dopo che il Consiglio comunale avrà approvato la delibera sul “Regolamento di utilizzo”, che da troppo tempo è “bloccata” in Aula! Regolamento che prevede all’art. 1 che «a soggetti diversi dal Comune e dal Comitato Tecnico (composto dagli istituti “Antonello”, “Marconi”, “Basile”, conservatorio “Corelli”, V Circoscrizione e parrocchia di San Matteo) sono consentite attività prevalentemente culturali e sociali, nel rispetto della convenzione con l’agenzia del Demanio. La finalità del regolamento è di realizzare, attraverso il modello di gestione, la promozione e lo sviluppo di imprese sociali per l’occupazione di giovani, in linea con gli obiettivi del progetto Urban». Un obiettivo fortemente inseguito dall’assessore Gianfranco Scoglio che sta dimostrando di credere con convinzione alla riqualificazione delle strutture fortificare che “costellano” Messina. Ci sarà un calendario (con precedenza alle attività istituzionali del Comune e del Comitato tecnico scientifico) a disposizione dei privati che dovranno presentare regolarmente domanda entro 30 giorni, specificando le fasce orarie, i giorni e i motivi per i quali verrà richiesto l’uso. «Nel caso di istanza di utilizzo da parte di soggetti privati – si legge all’articolo 9 – finalizzata all’organizzazione di matrimoni civili, feste o altri eventi ludici o di intrattenimento, il catering, la musica e similari, saranno svolti prevalentemente dalle istituzioni facenti parte del Comitato di gestione ed eventualmente da altri istituti che offrano la propria disponibilità a partecipare agli eventi. I soggetti privati, nell’ambito delle proprie manifestazioni, in alternativa potranno organizzare, direttamente i servizi di intrattenimento, catering, musica e similari a condizione che gli operatori da questi incaricati si avvalgano, in misura non inferiore al 30% del personale utilizzato, degli studenti degli istituti facenti parte del Comitato di gestione o di personale dagli stessi formato. I proventi delle manifestazioni sono destinati alla copertura delle spese, all’integrazione oraria nel caso di dislocazione di personale contrattista e ad eventuali spese di trasporto». Sarà possibile inoltre prendere in affitto il Forte per mostre nelle gallerie o concerti (in questo caso tra 250 e 500 euro per una settimana). Intanto, l’Istituto Antonello in qualità di soggetto capofila, risulta nella graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento per tutte le azioni previste per un importo totale pari a 700 mila euro con la proposta progettuale dal titolo “Idee innovative e azioni concrete”. L’Antonello ha partecipato in rete con partner associati: l’istituto magistrale “E. Ainis”, l’Istituto d’Arte “E. Basile”, l’Istituto “Minutoli”, il Nautico “Caio Duilio”, l’I.P.I.A. “Majorana”, l’I.T.I.S. “Majorana” di Milazzo, l’I.P.S.I.A. “Ferrari” di Barcellona, il Liceo scientifico “Seguenza”, l’I.S.S. “Isa Conti Eller Vainicher” di Lipari, l’I.T.I.S. “Nicolò Copernico” di Barcellona, l’Ecap di Messina, l’Associazione “Nonsolocibus”, la Camera di Commercio, l’Istituto superiore di studi musicali “Corelli” e altri partner esterni: il Comune di Messina, I.T.C.G. Borghese di Patti, l’Asp, il Comune di Lipari e il Comune di Milazzo. «Il progetto – spiega la preside Elvira D’Orazio – intende promuovere la ricerca di nuove opportunità e nuovi strumenti finalizzati ad attrarre cittadini messinesi di tutte le età mediante un’innovativa offerta culturale e di servizi che mostrino e valorizzino le “ricchezze” del territorio. I forti umbertini Sono ventidue, tra Sicilia e Calabria. Ventidue fortezze edificate alla fine del XIX secolo per volontà del nuovo Stato italiano per difendersi dal nemico francese. Sono i forti umbertini (da Umberto I di Savoia), sorti per volontà della Commissione per la Difesa dello Stato, dopo la relazione del generale messinese Giacomo Longo che presentò alla stessa i contenuti del progetto. Nella sponda siciliana ne furono costruiti ben 14, tutti in posizione strategica e su punti panoramici, lasciando in parte scoperta l’area urbana salvaguardata dalle strutture più antiche come Forte Gonzaga, Forte Castellaccio e la Cittadella. Tutti strettamente collegati e facenti parte di un impianto difensivo definito campo trincerato. I primi forti ad essere costruiti, per i quali i lavori iniziarono nel 1884, furono il Forte Polveriera (Masotto) e il Forte Matiniti Superiore rispettivamente in Sicilia e Calabria.
Gazzetta del Sud del 28 marzo 2010