Roccalumera (ME). Oggi 24 novembre alle ore 18, nella splendida location dell’auditorium dell’Antica Filanda di Roccalumera, vernissage della mostra d’arte “Nel segno dell’oro alchemico”, alla presenza del sindaco Avv. Giovanni Miasi e della dott.ssa Agostina La Torre Ceccio, madrina dell’evento. Protagoniste le pittrici Aurora Coppolino, Maria Giacobbe e Debora di Giulio, che saranno presentate dal critico d’arte e giornalista, prof. Maria Teresa Prestigiacomo, presidente dell’Accademia Euromediterranea delle Arti. Saranno presenti il vicepresidente dell’Accademia, Dr. Gennaro Galdi, il past president della Round Table dr. Enrico Pastura, il past president del Kiwanis Club di Taormina, dr. Agatino Ceccio nonché i presidenti di diverse altre associazioni culturali del territorio.
La serata sarà presentata da Alfonso Restivo, poliedrico pittore, modello e coordinatore del gruppo di hostess e modelle. Il critico d’arte e giornalista prof. Maria Teresa Prestigiacomo presenterà le tre artiste, evidenziando i tratti distintivi di ognuna di loro. La stessa Maria Teresa Prestigiacomo, in qualità di art promoter internazionale, ha presentato a Berlino e a Roma, in un palazzo del Vaticano, le artiste Giacobbe e Coppolino, che vantano entrambe un curriculum di tutto rispetto.
La mostra chiuderà i battenti il 1° dicembre, lasciando il posto dal 2 al 10 dicembre (vernissage ore 18.30 del 2 dicembre), alla seconda mostra in programma per l’Accademia Euromediterranea delle Arti all’Antica Filanda: la mostra di Pietro Bitto, Rosalba Caminiti, Achille Laiti, Mimma Fleri, Alfonso Restivo ed altri artisti della fascia ionica, presentati dallo stesso critico Prof. Maria Teresa Prestigiacomo che, nella brochure della mostra, scrive: “quell’oro alchemico che evoca le vie delle sete per una tripersonale, quella che vede le protagoniste Aurora Coppolino, Maria Giacobbe e Debora di Giulio rendere omaggio, in parte, alla via della seta, evocando con l’oro, alchemico ed affascinante, di Coppolino e con le trame di seta di Giacobbe, quel filo sottile e prezioso che ha rappresentato un’autentica risorsa a Roccalumera, uno straordinario tesoro, frutto della capacità imprenditoriale delle donne di questa città dei secoli scorsi.
Le opere di Coppolino, presentate con successo al Palazzo del Vaticano oltre che a Berlino 2011-2012 e nella notte della cultura, a Messina, sono tecnicamente ben costruite ed articolate nel loro armonico ritmo, sono intrise di mistero, quello stesso mistero che è “nell’universo”, che coincide con il titolo della collezione che trasmette un messaggio ecologico, di salvaguardia della natura e della terra… per ”comprendere l’aurora della vita al di là delle tenebre” come direbbero i poeti (Pierina Laganà).
La tecnica si avvale della notevole esperienza dell’architetto e del docente di liceo artistico e trova il suo punto di forza nella ricerca della luce che viene tradotta con l’adozione dell’oro, simbolo della trasformazione alchemica che risulta funzionale ad esaltare la luminosità, sulle tele.
Maria Giacobbe, valente docente dell’Accademia di belle arti (le sue opere sono state presentate di recente a Berlino ed al Palazzo del Vaticano, 2011-2012 e nella notte della cultura a Messina), adotta una tecnica composita, per le sue ultime opere: cera molle, incisione, collages, tecnica mista, in cui l’artista raggiunge una massima sintesi, rispetto al passato, pur veicolando narrazioni poetico-pittoriche che affondano le loro radici nel sociale, nel mondo contemporaneo, agli occhi attenti del fruitore dell’opera. il messaggio che intende veicolare l’artista è quello di ricercare, con occhi nuovi, dal nero della nostra esistenza, il cielo, l’oro, le stelle, il piacere delle piccole cose: come quello, ad esempio, della memoria di antiche suggestioni che un antico ricamo della nonna, ci può offrire….assaporare ogni aspetto della vita percepibile dai nostri sensi e… provarne gioia..scoprendo la luce, dalle tenebre della quotidianità.
Debora di Giulio, nativa di Dusseldorf, è messinese d’adozione; consegue la laurea presso l’Accademia di Reggio Calabria; partecipa a diverse collettive e personali in Italia; dopo un’esperienza di docente presso l’Accademia di belle arti, ritorna ad occuparsi intensamente delle proprie ricerche pittoriche di genere figurativo, cogliendo, nel ritratto, la psicologia dei personaggi, le loro debolezze, i loro timori, le loro ansie, la loro serenità, la loro ingenuità. Ritratti in cui le brillanti cromìe, adottate dall’artista, ben traducono il ventaglio chiaroscurale variegato dei sentimenti dell’uomo.