Consigliere Ernesto Alecci:: <<Adozione progetto di piano stralcio di bacino, un documento “calato dall’alto” senza l’ascolto dei territori. Tempi troppo stretti per presentare osservazioni da parte delle amministrazioni. Così non vengono salvaguardate e valorizzate le differenze delle nostre aree costiere che perderanno attrattività. Presentata una interrogazione in Consiglio>>.

Corigliano-Rossano – Il Consigliere Regionale Ernesto Alecci ha lanciato un allarme sulla recente adozione del Progetto di Piano Stralcio di Bacino del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale. Questo nuovo strumento, destinato a sostituire il vecchio PAI del 2001, mira a prevenire i rischi legati alle alluvioni ma, secondo Alecci, potrebbe avere conseguenze negative inaspettate per molti comuni calabresi.

“Il Piano, così come è stato concepito, rischia di bloccare lo sviluppo di intere aree, soprattutto quelle costiere. I vincoli previsti sono talmente stringenti da scoraggiare qualsiasi tipo di investimento, anche in zone dove sono già stati fatti ingenti investimenti per la sicurezza”, ha affermato il Consigliere.

Una delle principali critiche mosse da Alecci riguarda la scarsa partecipazione delle amministrazioni locali alla definizione del Piano. “Si tratta di un documento calato dall’alto, che non tiene conto delle specificità dei singoli territori. Molti sindaci lamentano di non essere stati coinvolti e di avere avuto tempi troppo stretti per presentare osservazioni”.

Questa mancanza di confronto, secondo Alecci, rischia di penalizzare in modo significativo l’economia di molte zone. “Intere aree industriali come quelle di Lamezia Terme e Gioia Tauro potrebbero perdere la loro attrattività, con conseguenze negative sull’occupazione e sullo sviluppo economico”.

Per ovviare a questa situazione, Alecci ha presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale. “Le comunità locali hanno il diritto di essere ascoltate e di partecipare attivamente alla definizione di un piano che avrà un impatto così significativo sul loro futuro. È necessario riaprire il confronto e trovare soluzioni che coniughino la tutela del territorio con lo sviluppo economico”.

Il Consigliere ha inoltre sottolineato l’importanza di sostenere le amministrazioni locali, fornendo loro gli strumenti necessari per presentare osservazioni al Piano entro i tempi previsti. “Non possiamo permettere che un documento così importante venga approvato senza che siano state prese in considerazione le esigenze delle comunità locali”.

La questione del Piano Stralcio di Bacino si presenta come una sfida complessa che richiede un attento bilanciamento tra la necessità di prevenire i rischi naturali e quella di favorire lo sviluppo economico. La posizione di Alecci evidenzia l’importanza di un confronto aperto e costruttivo tra istituzioni e comunità locali per trovare soluzioni che siano sostenibili sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale ed economico.