Presidente della Sezione Arbitri di Locri Anselmo Scaramuzzino : “Travisato il messaggio a tutela dell’incolumità fisica a cui l’arbitro è chiamato ad assolvere”.
La polemica nata dopo che un arbitro ha impedito a Vincenzo Soverino, disabile in carrozzina, di assistere alla partita di calcio, a bordo campo, tra Guardavalle e Virtus Rosarno continua a far discutere.
L’episodio, avvenuto lo scorso 24 novembre, ha scatenato un’ondata di critiche e ha portato all’intervento del Sindaco del Comune di Guardavalle che ha trasmesso una nota ai vertici dell’AIA.
Per fare chiarezza sulla vicenda, è intervenuto il Presidente della Sezione Arbitri di Locri Anselmo Scaramuzzino che chiarisce l’equivoco invitando il consigliere AISLA ad incontrarsi personalmente.
Il Presidente della Sezione AIA di Locri, Anselmo Scaramuzzino, interviene per chiarire pubblicamente la vicenda: “Dopo la tempestiva risposta formale data il 26 novembre 2024 al Sindaco del Comune di Guardavalle il quale con missiva protestava contro la decisione del giovane arbitro locrese di non far assistere alla gara a “persona estranea in carrozzina” a bordo campo”.
«Sinceramente mi dispiace – – prosegue Scaramuzzino – quanto sta succedendo in queste ore, sollevando polemiche su un caso che tale poi non è assolutamente, in quanto sempre vicini alle persone con disabilità, con azioni concrete e di sensibilizzazione verso la tematica.
L’Arbitro diciassettenne ha comunicato quanto previsto da regolamento, ma soprattutto ha cercato di dare priorità alla tutela dell’incolumità fisica della persona disabile, la quale, con il placet dei Carabinieri, ha in ogni caso assistito alla gara posto a bordo campo, ha dichiarato Scaramuzzino.
Il messaggio è stato sicuramente travisato – afferma il Presidente AIA Locri – e si sta andando anche oltre l’episodio. Prontamente, ripeto, ho risposto al Sindaco di Guardavalle, scusandomi personalmente se la decisione – correttamente – assunta è stata percepita come mancanza di sensibilità anziché a sua tutela fisica.
Concordo con il dott. Soverino – conclude Scaramuzzino – sul suo messaggio di “progetto di vita” delle persone con disabilità e rinnovo l’invito ad incontrarci personalmente per una “stretta di mano” e una conviviale e propositiva riflessione sulle tematiche inclusive e sul superamento delle barriere architettoniche».
La vicenda di Guardavalle solleva importanti interrogativi sulla gestione delle persone con disabilità negli eventi sportivi e sulla necessità di garantire loro il diritto di assistere alle partite in condizioni di sicurezza e accessibilità.
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Di seguito il testo della lettera che il Presidente della Sezione Arbitri di Locri Anselmo Scaramuzzino ha inviato:
· Al Sig. Sindaco di Guardavalle Dott. Giuseppe Caristo
· Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Guardavalle Dott. Giuseppe Ussia
· e.p.c. al Presidente AIA
· e.p.c. al Presidente CRA Calabria
Egregio Sig. Sindaco,
Egr. Sig. Presidente del Consiglio Comunale,
ricevo la vostra nota del 25 Novembre u.s. con la quale descrivete una vicenda, quella avvenuta in occasione dell’incontro tra Guardavalle e Rosarno che, a primo acchito, può sicuramente indignare, in quanto tocca le tematiche della disabilità, della mancanza di “umanità”, del diniego all’inclusione e rappresenta uno sgarbo ad un cittadino illustre di Guardavalle affetto da SLA e presidente onorario AISLA.
La Sezione di Locri è da sempre impegnata sia socialmente, per via del difficile contesto in cui insiste, sia sulle tematiche di inclusione dei diversamente abili. Innumerevoli e discrete sono sempre state le nostre azioni a sostegno e a supporto di associazioni, quali ad esempio i “Girasoli della Locride”, attive nel mondo dei diversamente abili e dei c.d. “bambini speciali”. Non di meno è la nostra Associazione Nazionale che da sempre intraprende importanti progetti in tal senso.
Premesso ciò, mi piace precisare che l’Arbitro incaricato a dirigere la gara in questione è un giovane diciasettenne dalla condotta sempre esemplare oltre a possedere animo sensibile ed altruistico. Siamo sempre al fianco di chi è meno fortunato di noi e abbiamo il dovere di non mettere a rischio l’incolumità di chi, non per propria volontà, si trova nell’impossibilità di ripararsi da possibili pallonate e altri accidentali urti che possono verificarsi in una gara di calcio.
Ai giovani arbitri della Sezione di Locri, nei nostri incontri, ribadisco sempre l’importanza di tutelare l’incolumità fisica soprattutto dei diversamente abili autorizzati a sostare all’interno del recinto di gioco e, in caso di mancanza di autorizzazione ufficiale, di aver “tatto” nel veicolare la disposizione di far assistere l’incontro all’esterno del recinto, al riparo quindi da urti e pericolosi rischi fisici.
Capisco la preoccupazione riguardo alla richiesta di sosta per la persona in carrozzina tra le panchine durante la partita Guardavalle – Rosarno e mi scuso personalmente se la decisione correttamente adottata è stata percepita come mancanza di sensibilità. La mia priorità e quella dei nostri arbitri, è sempre quella di garantire la sicurezza e il regolare svolgimento del gioco; in quel momento il giovane arbitro avrà valutato che la presenza di una persona in carrozzina in quell’area di gioco potesse creare un rischio per la sua stessa incolumità, quindi tutelandola.
Con l’auspicio di vedere l’inclusione di persone con disabilità reale e concreta, quindi l’abbattimento delle barriere architettoniche per l’accesso in tutti gli stadi della Calabria in cui ancora esistono, sono aperto a suggerimenti su come gestire meglio questo tipo di situazioni in futuro di concerto con la LND Calabria e vi prego di voler trasferire il mio formale invito al Commendatore Dott. Vincenzo Soverino per una stretta di mano ed una conviviale e propositiva riflessione sulle tematiche inclusive tra associazioni presso la Sezione di Locri che mi onoro di rappresentare.
Cordialmente saluto.
Locri, lì 26/11/2024
Anselmo Scaramuzzino – Presidente della Sezione Arbitri di Locri