Arbitro impedisce a disabile in carrozzina di assistere alla partita: un episodio di intolleranza allo stadio di Guardavalle (Cz). Vincenzo Soverino denuncia un episodio di discriminazione all’interno della struttura sportiva.
Un episodio increscioso ha macchiato la partita di domenica scorsa allo stadio “Nicola Coscia” di Guardavalle. Vincenzo Soverino, consigliere nazionale dell’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) e tifoso locale, si è visto negare la possibilità di assistere alla partita dalla propria consueta postazione, a bordo campo.
Da anni, Soverino, affetto da SLA, era solito seguire le partite della squadra locale in carrozzina, un simbolo di inclusione e sensibilizzazione sulla malattia. Questa volta, però, l’arbitro ha deciso di far rispettare alla lettera il regolamento, impedendo al tifoso di sostare tra le due panchine, come aveva sempre fatto.
Sono molto amareggiato per quanto è successo domenica allo stadio, – ha dichiarato Soverino – come ogni volta che faccio rientro nel mio paese vado ad assistere in carrozzina, essendo malato di SLA, agli incontri casalinghi della squadra in veste di consigliere nazionale dell’AISLA. Il Football Club Guardavalle e’ stata la prima società a livello nazionale a portare in giro sui campi di calcio il logo dell’AISLA per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa terribile malattia che nel corso degli anni aveva colpito diverse persone nel territorio guardavallese.
“Sono rimasto basito dalla sua reazione,- ha continuato il Consigliere Aisla – nonostante le mie condizioni e il fatto che la squadra avesse sempre sostenuto la mia presenza, l’arbitro ha mostrato una rigidità inaccettabile, negandomi persino una foto con la squadra. Con la presente nota, desidero riferire quanto accaduto domenica 24 novembre 2024 allo stadio “Nicola Coscia” di Guardavalle. Accompagnato da un dirigente della squadra, mi sono presentato all’arbitro per comunicargli la mia presenza e consegnare i documenti necessari. L’arbitro, tuttavia, ha negato la mia richiesta di assistere alla partita dalla consueta postazione tra le panchine, che ho sempre occupato negli ultimi 18 anni durante le mie visite a Guardavalle. Nonostante le mie esperienze positive in altri stadi prestigiosi, come San Siro e l’Allianz Stadium, l’arbitro ha rifiutato anche la mia richiesta di una foto ricordo a centrocampo con la squadra. Anzi, mi ha indicato un posto pericoloso, vicino al passo carrabile e all’ambulanza, in prossimità della bandierina d’angolo. Nonostante l’intervento del Presidente del Consiglio Comunale, che che cercava di spiegare la situazione invitando l’arbitro al buon senso, quest’ultimo ha mantenuto una posizione intransigente, ribadendo con arroganza: “Sul campo di gioco comando io!“.
Oltre a me – prosegue Soverino – ha fatto allontanare dal campo di gioco anche un disabile di 72 anni presente a bordo campo ogni domenica da 50 anni. Alla fine del primo tempo, mi sono rivolto al Comandante della stazione dei Carabinieri per far presente la discriminazione che stavo subendo. Prontamente il tutor dell’ordine ha messo fine a questa situazione incresciosa accompagnandomi personalmente nello spazio libero accanto alla tribuna stampa da dove ho seguito la partita fino alla fine. In questo episodio molto triste sono venuti a mancare le regole non scritte della vita: rispetto per la persona; la dignità verso qualsiasi forma di malattia e soprattutto il buon senso. Mi auguro che gli organi preposti prendano in considerazione questa vicenda affinché in futuro non si ripetano questi episodi facendo sentire il disabile umiliato e discriminato .
Il Consigliere Aisla ha anche fornito alla nostra redazione la lettera che il Comune di Guardavalle nelle persone del Sindaco Dott. Giuseppe Caristo e del Presidente del Consiglio Dott. Giuseppe Ussia hanno indirizzato Al Presidente AIA Roma Dott. Carlo Pacifici, alla Segreteria AIA, Affari Generali Aia e al Presidente AIA Locri Dott. Anselmo Scaramuzzino.
Nella nota trasmessa, il Comune di Guardavalle esprime profondo disappunto per il comportamento dell’arbitro Danilo Frasca’ durante la partita di calcio di domenica 24 novembre 2024.
La lettera denuncia il rifiuto dell’arbitro di far accomodare Vincenzo Soverino, un tifoso affetto da SLA e commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, vicino alle panchine.
I punti salienti nota sono:
- Mancanza di umanità: l’arbitro ha dimostrato una totale mancanza di sensibilità nei confronti di una persona con disabilità, negandogli la possibilità di assistere alla partita nel modo a lui più comodo.
- Danno all’immagine dello sport: questo episodio ha danneggiato l’immagine dello sport, che dovrebbe promuovere valori di inclusione e solidarietà.
- Discriminazione: oltre a Soverino, anche un altro disabile, Domenico Tedesco, è stato allontanato dal campo, dimostrando una discriminazione nei confronti di persone con disabilità.
- Richiesta di provvedimenti: il Comune chiede all’AIA di prendere provvedimenti nei confronti dell’arbitro, considerato responsabile di un comportamento inaccettabile.
In sintesi, la lettera del Comune di Guardavalle condanna fermamente l’atteggiamento dell’arbitro Danilo Frasca’, sottolineando la gravità di un episodio che ha offeso la dignità di persone con disabilità e ha macchiato l’immagine dello sport. Il Comune di Guardavalle esprime profondo disappunto per il comportamento dell’arbitro Danilo Frasca’ durante la partita di calcio di domenica 24 novembre 2024.
Di seguito il testo integrale della lettera del Comune indirizzata agli organi AIA:
<<Oggi (24.11.2024) per la prima volta dopo trent’anni di sport, torno a casa deluso, amareggiato ed umiliato non tanto per il risultato che è stato negativo per il Guardavalle contro il Rosarno, ma per il comportamento arrogante, presuntuoso ed ingiustificato della terna arbitrale guidata dal Locrese Danilo Frasca’. All’incontro di calcio del campionato di promozione calabrese girone B, disputato al Nicola Coscia di Guardavalle, abbiamo avuto come ospite il commendatore ordine del merito della Repubblica italiana, il dottor Vincenzo Soverino, il quale da diversi anni è su una sedia a rotelle per colpa di una terribile malattia con cui convive, la SLA sclerosi laterale amiotrofica; ebbene questo signor arbitro, nonostante le presentazioni del Soverino e le richieste formali del sottoscritto, si è rifiutato di farlo accomodare con la sua carrozzina vicino le due panchine.
Questo nostro concittadino, il dottor Vincenzo Soverino, è anche Presidente onorario delI’AJSl..p, (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) e che il Guardavalle si onora ad avere sulle proprie maglie questo sponsor.
La mancanza di umanità di questo giovane arbitro non ha permesso di far assistere alla partita il commendatore dell’ordine al merito della Repubblica italiana residente ad Asti e ospite oggi a Guardavalle, il suo paese natio.
Eppure basta un comportamento arrogante di un presuntuoso arbitro per far stravolgere un progetto di umanità e solidarietà verso la disabilità in generale e, soprattutto, verso quest’uomo che oggi si è sentito emarginato.
C’è voluto l’intervento del Comandante della Stazione dei Carabinieri di Guardavalle per poter dare dignità ad una persona con disabilità per vedere la partita dal campo, dopo che il primo tempo era stato costrettovederlo da un angolo di campo.
La splendida giornata di questo “signore” arbitro si è conclusa allontanando sempre prima dell’inizio della partita la “Nostra” mascotte, Domenico Tedesco di anni 72 da sempre in camposeduto in un angolo a seguire la partita in silenzio e senza pretese,anche Lui un disabile dalla nascita con ritardo mentale ed idrocefalo,cjove la Società sportiva lo ha sempre portato in giro per i campi di Calabria per quello spirito di solidarietà che l’ha sempre contraddistinta ed anche su di Lui, il Signor Frascà non ci ha pensato due volte a farlo allontanare dal terreno di giuoco.
Una giornata triste per noi amministratori, noi dirigenti, noi tifosi, noi cittadini, perché abbiamo assistito ad un un gesto che va contro i nostri valori di sensibilità e attenzione a chi è meno fortunato di noi. Guardavalle 26.11.2024 – IL SINDACO: Giuseppe Caristo – IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE: Giuseppe Ussia>>.
È necessario che si prendano provvedimenti per evitare che episodi simili si ripetano in futuro. Le federazioni sportive e le società calcistiche devono promuovere una cultura dell’inclusione e della solidarietà, garantendo a tutti, indipendentemente dalle loro condizioni, la possibilità di vivere lo sport in modo pieno e sereno.