Benvenuti nel Far West!” Così si apre l’amaro sfogo del consigliere regionale Ernesto Alecci, che denuncia con forza l’escalation incontrollata di richieste per l’installazione di impianti eolici in Calabria.

“Ogni giorno – continua Alecci – un nuovo impianto eolico minaccia il nostro patrimonio. Dopo il parco offshore, ora tocca ai Comuni del basso Ionio catanzarese e domani chissà?” L’allarme lanciato dal consigliere sottolinea l’urgenza di regolamentare il settore delle energie rinnovabili per proteggere il territorio calabrese.

Alecci racconta la sua recente visita a Gasperina, dove un’azienda del Nord Italia ha avanzato una richiesta per l’installazione di sei nuove pale eoliche. “Queste pale, alte 200 metri, l’equivalente di un grattacielo di 70 piani, andranno a sfregiare per sempre uno dei paesaggi più belli della nostra regione, fatto di splendide colline affacciate sul mare,” ha spiegato il consigliere. L’impianto si estenderebbe su un’area vasta che coinvolge i comuni di Argusto, Montauro, Montepaone, Palermiti e Petrizzi.

Alecci ha voluto chiarire che non è contrario alle energie rinnovabili, ma denuncia la mancanza di regole in Calabria. “Non si intravede la volontà da parte della Regione di regolamentare questa materia,” ha affermato, ricordando di aver già presentato nei mesi scorsi una proposta di legge per fermare questo “scempio” e regolamentare le licenze future. Il consigliere ha sottolineato che, nonostante si parli di energia verde, ci sono gravi implicazioni ambientali legate all’installazione di pale eoliche di grandi dimensioni. “Per ogni pala eolica occorre piantare fino a 400 tonnellate di cemento nel terreno, con impatti su trasporto, perdite di olio, disboscamenti e molto altro.”

Un altro problema, secondo Alecci, è che spesso le richieste di questi impianti provengono da piccole società con capitale minimo, che sfruttano le risorse calabresi e lasciano alla Regione e ai Comuni il peso di eventuali costi e problemi futuri, come lo smaltimento delle strutture.

“È un caos,” ha proseguito Alecci, descrivendo una situazione in cui i cittadini si trovano spettatori inermi di fronte a centinaia di nuove richieste di impianti eolici, sia sulla terraferma che in mare, con i progetti offshore. Per il consigliere, è essenziale che la Calabria si doti di un piano regionale che identifichi chiaramente le aree destinate alle rinnovabili, limitando il loro impatto su ambiente e paesaggio.

“Io non mi fermo,” ha concluso Alecci con determinazione, “non dobbiamo abbassare la guardia e continuare questa battaglia a tutela del nostro grande patrimonio naturale.”