Nell’anticipo della 3^ giornata di campionato di Eccellenza, trasmessa anche in diretta televisiva, l’Ardore del Presidente Eugenio Minniti e del tecnico Alberto Criaco consegue il secondo pareggio consecutivo tra le mura amiche dello stadio di Contrada Vescovado.

Un pareggio (1-1), che tutto sommato serve a smuovere la classifica  (due i punti in tre incontri) e che, alla fine, può essere giudicato più che meritato per due motivi: il primo perché la squadra ha disputato un incontro senza timori reverenziali (il Lamezia è giudicato dagli addetti ai lavori una delle formazioni più accreditate alla vittoria finale), e secondo perché  viste le occasioni create nell’arco dei 96’ non ci sarebbe stato nulla da obiettare se gli amaranto avessero conquistato l’intera posta in palio.

Pubblico delle grandi occasioni con la tribuna piena in ogni ordine di posto, e gradinata riservata agli ospiti, con i supporters lametini che hanno rumoreggiato per l’intero incontro esponendo anche uno striscione che recitava, polemicamente:  “Donnarumma via dalla Vigor”, segno evidente di dissenso nei confronti del Dirigente rientrato quest’anno nei ranghi dei neroverdi. Ma veniamo alla partita. Il primo tempo è stato più consistente e scoppiettante rispetto alla ripresa che è apparsa più compassata ed avara di azioni pericolose. Tutto avviene nella prima frazione di gioco; dopo il primo quarto d’ora di gioco, servito solo per l’assestamento in campo delle squadre, al 18’ pt è la Vigor ad imprimere un’accelerazione e a passare in vantaggio con Spanò abile a finalizzare un’azione partita dalla sinistra ad opera del duo Condemi-Catania. L’attaccante, che aveva ben seguito l’azione, si ritrova sui piedi la palla giusta per trafiggere l’incolpevole Fraga (0-1). Ma L’Ardore non si abbatte e comincia a tambureggiare in avanti concretizzando al 21’ con un rigore che l’arbitro Idone di Reggio Cal. ha fischiato a favore dei padroni di casa per un fallo di mano in area da parte di De Nisi su tiro di Parafioriti. Sul dischetto si presenta Aguero che batte Iannì per l’1-1 che sarà poi il risultato finale.

Sulle ali dell’entusiasmo gli amaranto continuano a proporsi in avanti e al 23’, su calcio di punizione battuto dalla sinistra da Luciano (circa 30 metri dalla porta), la palla scavalca Iannì e s’infrange sulla traversa quasi all’altezza dell’incrocio andando poi fuori. Consci del pericolo corso, i neroversi, ricominciano aa macinare gioco soprattutto con ficcanti azioni sulle fasce ma che, in concreto, non producono particolari pericoli.

Nella seconda frazione di gioco le squadre sembrano paghe del risultato e si limitano soltanto a contrastarsi soprattutto a centrocampo, infatti nessuna azioni di rilievo si è registrata  nei 50’ di gioco (6’ i minuti di recupero).

In realtà solo due gli episodi che abbiamo potuto registrare: il primo a favore dell’Ardore che ha recriminato per un fallo di rigore subito da Tromba appena entrato in area, ed il secondo a favore del Lamezia che impegna Fraga con un colpo di testa di Costanzo finito a lato. Al termine della gara grande fair play tra le tifoserie che applaudono i loro beniamini in campo.

Al termine dell’incontro soddisfatti i due tecnici per il pari, e testa rivolta rispettivamente a Paola per l’Ardore, e in casa a Lamezia per i neroverdi che affronteranno l’Isola Capo Rizzuto.

 

Le formazioni:

Ardore Calcio:  Fragà 6; Mazzone 6 (26’ st Trichilo 6); Zelarayan 6; Sbrascini 6,5; Murdaca 6,5; Nucera 6,5; Panetta 6,5; Luciano 7 (37’ st Langata sv); Aguero 6,5 (46’ st Tromba sv); Parafioriti 6,5 (32’ st Condarcuri 6); Virgara 6 (16’ st Martino 6). All. A. Criaco 6,5.

Vigor Lametia:  Iannì 6,5; Sicoli 6,5 (34’ st Ferrara 6); De Fazio 6,5; Rodriguez 6,5 Scalon 6; De Nisi 6; Condemi 6,5 (14’ st Arthur 6,5); Curcio 7; Ctania 6,5 (30’ st Costanzo 6); Spanò 7 (30’ st Silvagni 6); Lucia 6 (21’ st Amendola 6). All. Fanello 6,5.

Arbitro:  Idone di Reggio Cal. 6,5

Autore: Pasquale Rosaci