“Un inutile trattato di sociologia quello della Asquini, un’arrampicata sugli specchi quella di Basile e Calafiore, nel disperato tentativo di minimizzare uno dei tanti clamorosi fallimenti di questa amministrazione: la riqualificazione di Villa Dante”. Così i consiglieri comunali Amalia Centofanti (Prima l’Italia) e Cosimo Oteri (Gruppo Misto) sulla mancanza di sicurezza a Villa Dante, che dopo la riapertura è di nuovo in balia di vandali e teppisti. “Apprendiamo con piacere che anche il presidente del Consiglio Comunale Nello Pergolizzi ha sollecitato l’intervento dell’amministrazione dopo l’ennesima segnalazione -sottolineano Centofanti e Oteri. Abbiamo denunciato questa situazione intollerabile il 17 luglio scorso e le dichiarazioni del sindaco Federico Basile, dell’assessore Alessandra Calafiore e della presidente della Messina Social City Valeria Asquini sono ai confini della realtà, giusto per citare una famosa serie televisiva degli anni Cinquanta.

I messinesi sono stanchi di una narrazione che, anche in questo caso, non corrisponde al vero. Basile, Calafiore e Asquini la smettano di raccontarci quanto sono bravi, evitino di girare attorno al problema senza risolverlo (la mancanza di sicurezza a Villa Dante) e diano risposte concrete ai principali fruitori di quell’area: famiglie con bambini e anziani.

Ultimamente, la tattica preferita della presidente Asquini sembra quella che utilizzano gli influencer sul web: vendere fumo come materiale prezioso. Insomma, una “Chiara Ferragni de noartri” in tema di servizi sociali, che promuove prodotti con contenuti poco sostanziosi. Sindaco, assessore e presidente della MSC riflettano anche su un altro aspetto: uno dei loro attori principali, il presidente Pergolizzi, oggi ha denunciato quello che noi abbiamo denunciato tre settimane fa. Speriamo che almeno a lui rispondano con i fatti e non a chiacchiere”.