In vista della chiusura sabato 20 marzo, al teatro Vittorio Emanuele, dell’esposizione de La Vucciria, il quadro dipinto nel 1974 da Renato Guttuso e proveniente da Palazzo Chiaramonte, sede del Rettorato dell’Ateneo palermitano, per la notte della cultura, venerdì 19, alle ore 18 è stato programmato Suoni e voci della Vucciria tra persistenza e cambiamento, appuntamento promosso dall’assessorato alle politiche culturali del Comune, con l’Ente teatro, il Museo cultura e musica popolare di Gesso e la Regione siciliana. Nel corso della manifestazione la dottoressa Orietta Sergi, dirigente del Centro Regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione dei beni culturali e ambientali, presenterà il Dvd realizzato nell’ambito dei finanziamenti previsti dalla Comunità Europea per Agenda 2000. Il Centro regionale ha redatto un progetto di documentazione sui mercati storici siciliani con l’obiettivo di verificare la persistenza ed il cambiamento di forme tradizionali di scambio, all’interno di contesti in trasformazione. Partiti dalla considerazione del mercato storico come bene culturale tout court, coestensivo, al suo interno, di molteplici valenze di carattere storico-antropologico, archeologico, architettonico, storico-artistico e ambientale, la ricerca ha avuto carattere interdisciplinare, per il ruolo connotativo che ancora oggi riveste l’universo di suoni e voci dentro il mercato, le abbanniate, ad esempio, in uso per attirare il cliente sull’offerta ed anche per l’importanza che assumono le immagini nella documentazione dei mercati, dove l’impatto visivo dei colori della merce e delle bancarelle – elementi effimeri e mutevoli nel tempo – costituiscono un fattore fondamentale per la conoscenza del fenomeno. L’appuntamento di venerdì 19 è proprio dedicato alle grida dei venditori messinesi, ed offrirà la performance artistica di Felice Currò, Franco Di Vincenzo, Piero Morabito e Francesco Speranza ed i versi dei poeti popolari, Maria Costa, Pippo Bonaccorso e Gianni Amico. Ad introdurre l’niziativa culturale al Vittorio Emanuele, saranno il presidente dell’Ente, Luciano Ordile, il vicesindaco ed assessore alle politiche culturali, on. Giovanni Ardizzone, ed il presidente dell’Associazione culturale Kiklos, Salvatore Bombaci, mentre ad introdurre la presentazione dell’audiovisivo, sarà Mario Sarica, curatore del Museo di Gesso. Con l’appuntamento di venerdì 19 si chiuderanno le iniziative legate all’evento “Vucciria”, che è stato anche l’occasione per abbinare l’opera di Guttuso ad una delle sue ultime realizzazioni, la variopinta Leggenda di Colapesce, eseguita nel 1985 sui pannelli assemblati per il soffitto del teatro del Vittorio, e montata all’avvio della prima stagione operistica il 7 gennaio 1986. “Guttuso e la città dello Stretto” è stato anche il tema della mostra bibliografica e documentaria allestita per la Notte della Cultura dalla Biblioteca Regionale di Messina, inoltre è stata promossa la manifestazione Sapori della Vucciria sul lungomare del Ringo con momenti musicali e culturali, ed anche la Camera di Commercio si è affidata al leitmotiv del dipinto esposto al teatro “Vittorio” con Omaggio a Guttuso, performance della Scuola coloristica siciliana che ha interpretato i Mercanti messinesi. E sempre di Guttuso si è parlato con la provocazione critica “La Vucciria tra Guttuso e Camilleri”, proposta alla libreria Ciofalo. Ultimo appuntamento, l’incontro “Guttuso e la città dello Stretto” del 28 febbraio scorso, con Fabio Carapezza, figlio adottivo del pittore. Attraverso la Vucciria, fra le voci e i suoni del mercato, emerge così una storia di “lunga durata”, che si concretizza nelle forme e nei modi propri di una tradizione orale collettivamente vissuta: una cultura della “piazza”, presente sin dal medioevo, fatta di araldi e banditori, giochi popolari e feste religiose.
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