Si inaugura domani con una serata dei Nastri d’Argento la manifestazione organizzata da Fondazione Taormina Arte Sicilia con la direzione di Marco Müller. Un Festival tra cinema, arte, sinergie istituzionali e valorizzazione del territorio.
Si inaugura domani, 12 luglio, il Taormina Film Festival 2024, che spegnendo le sue prime 70 candeline, si attesta come uno dei Festival cinematografici più longevi e prestigiosi a livello internazionale. Grandi protagonisti della serata di apertura per festeggiare un compleanno importante, i Nastri d’Argento che tornano al Teatro Antico per omaggiare l’eccellenza della commedia italiana con alcuni dei protagonisti più amati dal pubblico, e celebrare ancora una volta il grande Nino con il “Premio Manfredi” – promosso dai Giornalisti Cinematografici con la famiglia Manfredi.
Iniziano sabato 13 le serate con le proiezioni dei film al Teatro Antico con l’anteprima mondiale di Saint Clare della regista italoamericana Mitzi Peirone, a Taormina con le attrici Bella Thorne (che presenta al Festival il suo corto d’esordio Unsettled) e Rebecca De Mornay. Il primo film italiano, anche questo in prima mondiale, è Il giudice e il boss di Pasquale Scimeca che salirà sul palco del Teatro Antico domenica 14 con gli interpreti Gaetano Bruno, Peppino Mazzotta e Claudio Castrogiovanni. Tutte le serate del Teatro Antico saranno condotte dalla giornalista Elvira Terranova; la madrina del Festival è invece l’artista catanese Ester Pantano, che dopo la serata di sabato 13 luglio sarà sul palco anche il 14 in occasione del Cariddi d’oro alla Carriera al produttore Carlo Degli Esposti e per la cerimonia di chiusura del 19 luglio.
Da segnalare che nel corso delle giornate di sabato e domenica il Palazzo dei congressi ospiterà il maestro del cinema israeliano, Amos Gitai, che presenta il suo ultimo lungometraggio, Shikun; e il collettivo di 22 registi palestinesi di From Ground Zero, progetto collettivo supervisionato dal regista e produttore Rashid Masharawi che fa giungere a Taormina la voce disperata della popolazione di Gaza.
Organizzato dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia, il Taormina Film Festival è promosso dall’Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, guidato dall’On. Elvira Amata che dichiara: “Ritornano anche quest’anno le grandi emozioni che il Taormina Film Festival offre da sempre nella splendida cornice del Teatro Antico alla vasta platea di spettatori e dei tanti turisti presenti nella nostra isola. Sarà un’edizione speciale grazie alla pregiata e qualificata direzione artistica firmata quest’anno da Marco Müller – che ringrazio per il suo straordinario contributo – che prevede un ricco programma fitto di eventi e di illustri protagonisti del grande schermo di livello internazionale. Sono certa che l’edizione di quest’anno riscuoterà un successo ancora più rilevante rispetto alle precedenti. È la conferma di una particolare attenzione riservata dall’Assessorato ad un segmento, quello del cinema, che ho voluto sempre più implementare significativamente, essendo fortemente convinta del valore strategico che il comparto in questione rappresenta anche rispetto all’esigenza più generale di destinare al territorio un’offerta turistica il più possibile completa ed integrata. Colgo l’occasione per formulare il mio più vivo apprezzamento alla Fondazione Taormina Arte Sicilia per il particolare impegno profuso nell’organizzazione di un evento così rilevante del nostro Calendario che fa del Festival un appuntamento sempre più atteso”.
E proprio sulla valorizzazione del territorio ha puntato la linea innovativa concepita dal Commissario Straordinario della Fondazione Taormina Arte Sicilia, Sergio Bonomo, che ha sottolineato: “La Fondazione ha avviato quest’anno un programma di sviluppo mirato a coinvolgere tutto il comprensorio di Taormina fino alle zone costiere, per stimolare collaborazione e sinergie fra le diverse realtà produttive locali, approccio vincente per consentire al Festival di diventare volano strategico dell’economia regionale. Sono infatti nostri partner l’Aeroporto Internazionale di Catania e, per la prima volta, il Porto di Messina che, con i suoi oltre cinquecento mila visitatori l’anno, sarà brandizzato con il logo del Festival. Siamo inoltre estremamente onorati della collaborazione con Intercity di Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, con cui abbiamo inaugurato una partnership inserendolo tra i Main Partner, un connubio che abbiamo celebrato alla Stazione Termini di Roma, il 4 luglio, con l’evento “Un film lungo 70 anni”, in cui l’attrice Chiara Francini ha varato un treno speciale arredato con i ritratti degli attori e dei registi nazionali e internazionali più celebri, che collega Roma e la Sicilia fino a settembre. Desidero ringraziare l’architetto Laura Galvano dell’Ufficio Tecnico dell’Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, che ha progettato il Red Carpet sul belvedere di Piazza IX Aprile, e Carmelo Marabello che ha dato vita a un’importante Mostra fotografica ospitata presso la Casa del cinema. Ringrazio inoltre, in conclusione, Francesca Cannavò responsabile dell’ufficio tecnico per l’allestimento del Palacongressi, i dipendenti ed i collaboratori tutti della Fondazione Taormina Arte Sicilia, IBFor, Belmond Timeo Villa S. Andrea e Hotel Metropole.”
Alla voce del commissario fa eco la direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte Sicilia, Gianna Fratta, direttrice d’orchestra e pianista italiana di statura internazionale, che si è dedicata a organizzare una sezione parallela fatta di spettacoli teatrali, musicali ed eventi multimediali che arricchiscono l’offerta culturale della rassegna, tra il Teatro Antico e la Villa Comunale: “Celebrare 70 anni di storia del Taormina Film Festival è innanzitutto una responsabilità: la responsabilità di portare sulle spalle un’idea nata da menti lungimiranti 7 decenni fa, la consapevolezza di un passato che ha saputo, con alterne vicende, rigenerarsi e avere la forza di andare avanti attraverso la determinazione di istituzioni pubbliche e private, l’appoggio del territorio e il calore del pubblico. La Fondazione Taormina Arte Sicilia ha, in questo senso, una missione che porta avanti con spirito di profondo servizio: continuare a dare linfa e supportare, attraverso un’offerta artistica di pregio e un’azione organizzativa imponente, l’azione strategica dell’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana. Non bastano i luoghi, non i personaggi, non l’essere in una delle città più belle del mondo – quello che è stato messo in campo è anche altro: la forza delle idee, la raffinatezza dell’offerta, la capacità di intavolare sinergie, la volontà di unire menti, cuori e persone. Questo festival è un caleidoscopio di pensieri strutturati, con una visione culturale, prima che cinematografica, profonda, moderna e multidisciplinare. Non una passerella transitoria, ma la costruzione di un percorso a medio termine, che guardi al cinema come a una summa di linguaggi artistici trasversali. Non la Settima Arte, ma, come le sette note, quella che le comprende tutte”.
Ma Taormina 70 è soprattutto il Festival del direttore Marco Müller, che ha imbastito un programma in cui si sposano mirabilmente vocazione internazionale e radicamento nel territorio siciliano: “E’ una sfida affascinante far crescere un festival al ritmo dei nuovi gruppi di spettatori sensibili, catturati dalla dinamica fra i film del Teatro Antico e le proposte del Palazzo dei Congressi. Senza voler ipotizzare palingenesi, il TFF può ancora provare, guardando agli anni più fertili della sua storia, a essere un punto di rottura delle consuetudini, un punto di partenza per la conoscenza e l’approfondimento, la visione e la discussione dei fermenti che ancora, a intervalli irregolari, investono i diversi modi di fare cinema al Sud. A patto di provarsi, ogni anno, a ripensare i modi in cui il “cinema” può tornare a essere spirito del proprio tempo – sperimentando il nuovo senza spettacolarizzarlo, immergendosi nell’originalità senza coprirsi le spalle con l’idea, rifiutando di sostenere un solo cinema come lingua universale, costruendo un dialogo tra le culture e le varie pratiche del cinema, stimolando la sete e la fame di altro. “Altro” ma non necessariamente “nuovo”, dato che la ricerca deve essere quella della modernità, che possiamo trovare anche nel passato (riscoprendo pionieri e innovatori cosmopoliti come l’imprescindibile Francesco Alliata); imparando a fare “questo” particolarissimo festival nel fabbricarlo con furia e passione: ci si impegna e poi si vede cosa succede. Solo così possono riprendere le avventure dell’occhio, le parabole della visione mediterranea (non indifferenziata). Domani il festival si apre con una programmazione all’insegna della Sicilia mediterranea e cosmopolita. Una programmazione diurna da non mancare! Dopo la prima mondiale de Il ladro di stelle cadenti di Francisco Saia, film siciliano internazionale dal marcato accento fantastico, il nuovo lavoro di Costanza Quatriglio Il cassetto segreto aprirà le proiezioni pomeridiane: dopo la trionfale anteprima al Festival di Berlino, gli spettatori del Taormina Film Festival potranno scoprire un film che ha una forte componente taorminese (i Super8 girati dal celebre giornalista e scrittore Giuseppe Quatriglio a Isola Bella e al Teatro Antico). La programmazione pomeridiana continuerà con un evento eccezionale: in collaborazione con la Panaria Film di Vittoria Alliata di Villafranca e la Cineteca di Bologna, saranno proiettati in pellicola sia Vulcano che Volcano, le due versioni (differenti fra loro) in lingua italiana e in lingua inglese (per il mercato statunitense) del mitico film di William Dieterle interpretato da Anna Magnani. La versione americana del film sarà presentata per la prima volta in Sicilia, dopo la leggendaria proiezione che Martin Scorsese aveva organizzato a New York in onore di Francesco Alliata. Buone visioni.”