Caro Tito, è da anni che avevo messo da parte questa lettera sui sogni, però altre urgenze hanno avuto finora la precedenza. Adesso posso finalmente dirti di una mia bella e particolare esperienza che ho voluto fare circa 25 anni fa, verso la fine degli anni Novanta … ANNOTARE (per sei mesi) I SOGNI CHE RICORDAVO DI AVER FATTO NELLA NOTTATA APPENA TRASCORSA. Alla fine dei sei mesi, ho raccolto tanti di quegli appunti che avrebbero potuto formare un vero e proprio libro … “il libro dei miei sogni” ! … Quelli fatti dormendo, ad occhi chiusi. Magari in una prossima lettera ti dirò dei tanti sogni fatti ad occhi aperti… come li aveva fatti pubblicamente Martin Luther King mercoledì 28 agosto 1963 a Washington (Stati Uniti d’America) … “ I HAVE A DREAM” … io ho un sogno … TUTTI ABBIAMO UN SOGNO.

Ma, a parte ciò, tutte quelle annotazioni sono state utili per conoscere meglio me stesso; in particolare ciò che la mente elabora solitamente mentre dormiamo. Non sono un esperto di sogni (e me ne rammarico) però penso che la mia esperienza appartenga a tutti gli esseri umani per il tipo o la categoria dei sogni che ho fatto io. Tra i risultati raggiunti, sono lieto pure per il fatto che sono stato tenace e puntuale nell’annotare i miei sogni (in modo continuo per ben 6 mesi di fila) senza saltare un solo giorno (ovvero, una sola notte). Quindi, tra tanto altro, tale impegno mantenuto è stato per me una preziosa conferma che solitamente vado fino in fondo (se ho una forte motivazione e prendo una decisione). Una prova di carattere, insomma. Una prova di carattere quale potremmo ottenere tutti.

1 – BUONA NOTTE E SOGNI D’ORO

Nei più recenti decenni, con l’avvento dei telefonini di sempre “ultima generazione” (solitamente definiti “smartphone” – telefoni intelligenti o, meglio, multifunzione) quasi tutti, ogni mattina, ci scambiamo gli auguri di “buongiorno” con parenti e ad amici. Così accade per la “buona serata” e la “buona notte” … cui spesso aggiungiamo l’auspicio di … “sogni d’oro”. Un auspicio gradevole che non sempre si avvera, soprattutto perché – è mia esperienza – nella maggioranza dei casi la nostra mente, durante la notte, elabora ciò che abbiamo vissuto nella realtà di ogni giorno o della settimana o anche di periodi precedenti. Oppure emergono le ansie, le inibizioni e i desideri, magari più nascosti ed inconfessabili. I sogni sono la nostra verità nascosta. Non a caso si dice “I sogni son desideri” (come viene cantato nel film “Cenerentola” del 1950).  Un mare di desideri … E, a ben pensarci, la realtà che viviamo di giorno possiamo paragonarla alle terre emerse, mentre i sogni potrebbero essere paragonati al mondo sommerso (quello dei mari e degli oceani, con tutta la vita che c’è dentro, in gran parte ancora sconosciuta).

Addirittura, nel corso dei millenni, le nostre più antiche generazioni assegnavano ai sogni (quelli fatti ad occhi chiusi, nel sonno) ogni sorta di presagio (sogni premonitori) e persino di ispirazione divina. C’è tutta una letteratura a riguardo. Persino alcune parti della Bibbia pare che siano state ispirate nel sogno (da Dio stesso)! … Ogni popolo ha sempre cercato di interpretare e di spiegarsi tale fenomeno sempre alquanto misterioso, che spesso poteva incutere paura (pure per la cattiva coscienza che qualcuno si ritrovava). E, almeno per quanto ne sappiamo, la cosiddetta scienza è arrivata forse tardi per cercare di indagare questo mondo parallelo rappresentato dai sogni. Solitamente si attribuisce al neurologo e psicoanalista austriaco Sigmund Freud (1856 – 1939) il merito di essere stato il primo a studiare i sogni in modo più sistematico e scientifico. Pure grazie ai sogni è nata la “psicoanalisi” che ormai ha preso il posto delle confessioni religiose cattoliche e di altri riti simili. I sogni sono una cosa seria. Molto seria. Più di quanto possiamo immaginare.

2 – ALCUNE CARATTERISTICHE DEI MIEI SOGNI

Sarebbe troppo lungo qui spiegare e narrare. Quindi, in breve (giusto per dare un’idea) posso dire che mi hanno incuriosito molto i risultati dei sei mesi d’indagine sui miei sogni. E la curiosità è già un buon motivo per cercare di realizzare tale “fantastica” esperienza, anche se limitata nel tempo. Un’esperienza che raccomando di fare a tutti, anche se per un solo mese. Una curiosità da soddisfare. Importante è approcciare. Intanto, ti dico che l’esperimento è avvenuto nei sei mesi “invernali” (ottobre-marzo) e probabilmente la cattiva stagione ha avuto un qualche peso o significato. Infatti, sono convinto che i sogni fatti con la bella e calda stagione (aprile-settembre) siano un bel po’ diversi da quelli fatti durante la stagione prevalentemente fredda. Lo dico per la pur poca esperienza che ho acquisito a riguardo, non avendo mai perso di vista la consistenza e la caratteristica dei miei sogni, fatti in qualsiasi altro periodo dell’anno. Ritengo che un ruolo base abbia il territorio e l’ambiente dove viviamo, oltre a tanti altri fattori della nostra personalità e del nostro vissuto. Tuttavia è sempre bello augurarsi, a sera, “Buona notte – Sogni d’oro”. Una giovane signora italo-australiana si commuove sempre quando qualcuno le augura “Sogni d’oro” perché glielo diceva il suo amatissimo nonno italiano. E trova che, comunque, è una bella espressione augurale. Una gentilezza. Comunque, a volte esistono veramente i “sogni d’oro” (quelli che ci fanno gioire e ci fanno iniziare meglio la giornata) … sono soprattutto i sogni d’amore.

Ed ecco il metodo semplicissimo da me usato. Poiché solitamente i sogni svaniscono quasi sùbito, mi sono preoccupato di tenere sul comodino accanto al letto carta e penna per appuntare (in modo quasi stenografico) i sogni che ricordavo nell’immediato. Pare che, appena alzati, ricordiamo i sogni fatti sì durante la notte ma specialmente quelli percepiti poco prima del risveglio … quindi il mio racconto forse non rappresentava il film dei sogni emersi durante tutte le ore di sonno (almeno 7 per notte) ma soltanto quelli fatti una o due ore prima di svegliarmi.

Comunque sia, a volte accadeva che ne riemergeva qualcuno pure durante la giornata, specialmente quando dagli appunti ricavavo il racconto per esteso della nottata. Per dare qualche numero, posso dire che orientativamente ho realizzato mediamente 180 pagine di racconto (6 mesi x 30 giorni) ma puoi immaginare sicuramente di più.

Almeno 220 pagine dattiloscritte che conservo ancora nel mio ricco archivio d’ITER (iter come cammino esistenziale). Infatti, ho annotato pure i sogni fatti durante qualche riposino pomeridiano (che, in quel periodo, non ero solito fare sistematicamente, ma soltanto in modo sporadico, in particolare quando ero stanco di lavoro, di impegni o di pensieri).

La caratteristica principale che traspariva dalle annotazioni è che nei miei sogni un posto abbastanza prevalente aveva ciò che avevo seguito in televisione, in particolare nella serata. Specialmente nei telegiornali (forse a riprova che le cattive notizie di cronaca possono impressionare il cervello più di altri fatti ordinari). Il personaggio che ricorreva di più era l’onorevole Giulio Andreotti (1919 – 2013) … pure questo a riprova non soltanto della sua sovraesposizione mediatica in quanto tra i sommi esponenti delle istituzioni repubblicane e poi senatore a vita, ma anche per le sue interviste sempre umorali, spigolose e di sottile satira. Spesso interagivo con donne da me molto ammirate (pure televisive o cinematografiche) ma anche animali, soprattutto cani, cavalli e leoni. Spesso riemergevano nella mia mente i tre cani della mia infanzia solitaria quando abitavo al casello ferroviario di Cardàra. Solitamente sulla spiaggia del mio mare Jonio. La realtà espressa di fatti e di personaggi era mischiata, nei sogni, ad ogni genere di fantasia. E ciò che mi meravigliava maggiormente erano le situazioni del tutto nuove in cui mi trovavo … quindi, come mai la mente – mi chiedevo – crea nei sogni immagini del tutto nuove e inserisce elementi, pure di dialogo, e personaggi mai visti o pensati ?!? …  Da dove prende tutte queste presenze se nella realtà non ci sono mai state e sono del tutto sconosciute.?…  Abbiamo avuto una vita precedente o cosa altro?… Di certo, pure i sogni, come la vita vissuta, provocano domande.

Ovviamente, non sempre c’ero io nei sogni. Stranamente, nei sei mesi di osservazione non è emerso alcun elemento o riferimento religioso. Ciò mi ha fatto pensare un po’. In quel semestre, ripeto, era ricorrente il mare che amo tanto e da sempre; non soltanto il mare di Cardàra ma anche quello tra Pietragrande e Copanello (legato in particolare alla mia prima adolescenza).  Inoltre i miei sogni erano spesso pieni di luce; una luce speciale come quella jonica che è impareggiabile. Mai buio nei miei sogni. Un altro posto rilevante era costituito da familiari, parenti ed amici. Ricorrenti erano le figure più care ed amate, le più significative nella mia esistenza. A volte pure in funzione di guida o di ammonimento. Siano esse persone defunte o ancora in vita. La più sognata era mia zia Concetta Lanciano, sorella minore di mio padre, la quale in quel periodo abitava ancora al borgo, nel rione della Jusuterra, in via Siena 1-3 (la casa delle Margherite). Sicuramente tra le più simpatiche e affettuose della mia famiglia; ed anche la più pittoresca e caratteristica con il suo vestire all’antica e il suo dialetto stretto che amavo tanto sentir parlare. Avevo una venerazione per lei. Nel semestre dei miei sogni era ancora in vita.

Nel sonno e nei sogni non ho mai avuto alcun incubo o momenti di risveglio improvviso oppure stati d’ansia. Tutto è sempre filato liscio e tranquillo. Posso dire che sono stati allora, sono ancora adesso e ho avuto sempre sonni tranquilli e sereni. Nonostante le idee mi abbiano svegliato e insistano ancora attualmente a svegliarmi spesso ad ogni ora della notte, in quel periodo della ricognizione onirica, appena messa l’idea su carta riuscivo a riaddormentarmi facilmente. Cosa che, adesso, in questi anni più anziani resta sempre più difficile …. Ma pare sia quasi normale. Diciamo che le mie ore di sonno sono stati e continuano ad essere sufficienti pure per il tipo di vita che conduco. Ritengo che i miei sogni sono stati e continuano ad essere ordinari senza nulla di speciale. Pure perché risentivano e risentono ancora del mio vissuto quotidiano. Il mio è sempre stato un sonno naturale. Infatti, non ho mai avuto bisogno prima né adesso di tisane varie o di camomilla tranquillante né tanto meno di farmaci.

3 – I SOGNI EROTICI

Come per quanti tutti, un posto a parte però hanno avuto, pure in quei sei mesi di indagine, i sogni cosiddetti erotici. Che ho sempre avuti fin dall’adolescenza con qualche “polluzione notturna” … come ogni ragazzo (ciò mi viene confermato ancora oggi da qualche amico e persino da alcune mamme). Devo dire che all’inizio mi spaventavano poiché (allora fervente cattolico) pensavo che costituissero peccato … ma poi sono stato rassicurato da adulti e da amici medici … ed anche dai miei coetanei, dal momento che pure loro ne erano soggetti. Incuriosito, ho chiesto pure a qualche amica … nonostante troppe ritrosie è emerso che pure le ragazze facevano sogni erotici e che qualcuna confessava di aveva splendidi orgasmi notturni proprio come noi maschietti. Questo dei sogni erotici resta, comunque (per pudore o per omertà), un argomento ancora poco detto, poco conosciuto ed indagato, almeno nel nostro ambiente sociale. Tale fenomeno andrebbe approfondito bene, anche per il fatto che la Natura adotta metodi di Armonia pure in queste manifestazioni. La maggiore e migliore conoscenza del funzionamento del corpo e della psiche in noi umani potrebbe aiutarci ad essere più sereni, senza soffrire inutilmente per ignoranza e pregiudizi. D’altra parte pare che tale tipo di sessualità onirica abbia un posto di rilievo pure della psicanalisi. A volte, mi pare di capire, la sessualità onirica è in effetti o appare come “compensativa” dei bisogni o delle fantasie di ognuno di noi. Sogni e bisogni, in pratica.

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Nei sei mesi dell’indagine ho annotato parecchi sogni erotici, in cui facevo l’amore con donne conosciute e sconosciute. In tre occasioni, nel periodo considerato, ho avuto una “polluzione” a seguito di forte e piacevole orgasmo.

La cosa è spiegabilissima a livello scientifico. Niente di allarmante né dal punto di vista psico-fisico né tanto meno “morale”. Comunque resta un fenomeno che, ripeto, andrebbe meglio indagato … non fosse altro per conoscerci meglio e analizzare taluni fatti della vita quotidiana. Ho sempre pensato che l’Amore (a 360 gradi) riesca sempre e comunque ed ovunque ad emergere e ad esprimersi anche se cerchiamo di inibirlo.

L’educazione sentimentale e sessuale (che ho sempre reclamato fin dalla scuola media, primi anni Sessanta) non è ancora prassi ordinaria. Tale mancanza produce innumerevoli effetti ed affetti negativi a livello personale, familiare e sociale.

Fino a giungere persino alla violenza di genere (stupri e femminicidi) come ci racconta purtroppo e frequentemente la cronaca nera.

Ho sempre ritenuto che la sessualità (comunque coniugata) sia tra le cose più serie della nostra esistenza, cui non si dà la giusta importanza (prevalentemente per inibizioni religiose e ambientali).

4 – I SOGNI DEGLI ALTRI

Ovviamente, in quei sei mesi in cui mi sono impegnato nella conoscenza e nell’inventario dei miei sogni, ho cercato di capire cosa sognassero gli altri, quali fossero i sogni degli altri. Ed ho scoperto che, intanto, non tutti ricordano i sogni fatti dormendo. Mia moglie proprio per niente. E non tutti sono disposti a raccontarsi. Così mi è nato il sospetto che viviamo (almeno nella psiche) un mondo semi-sconosciuto che non tutti sono disposti a fare emergere o ad accettare. Anzi alcuni ne hanno proprio paura. Invece, penso che tutti dovremmo affrontare, prima o poi, questa nostra personale auto-conoscenza … da mettere sicuramente in relazione con la vita che viviamo quotidianamente e con il nostro inconscio. Pure per tale motivo ho, alla fin fine, deciso di “rivelare” questa indagine su me stesso condotta oltre 25 anni fa. E, quindi, ad invitare tutti ad occuparsi, in qualche modo, di quel “noi stessi occulto” che interessa molte ore della nostra quotidianità ed ha (volenti o nolenti) parecchia importanza nella nostra vita concreta.

A volte capita che qualcuno ci racconti il sogno che, fatto nella notte, lo ha incuriosito o preoccupato. Più d’una persona mi riferisce che ha sognato un familiare che ha l’ha messa in avviso su qualcosa che poi è accaduto nell’immediato futuro. Lutti o eventi gioiosi. Ho effettivamente constatato che taluni sogni sono effettivamente premonitori. Nel bene e nel male. Alcuni mi hanno riferito che quando fanno certi sogni sudano abbondantemente. Come si vede, i fenomeni onìrici sono assai ricchi e variegati; io stesso, a parte i sei mesi d’indagine, non ho dato la dovuta importanza. Devo essere sincero. Mi rammarico di non essermi dedicato molto di più allo studio di tali fenomeni che, in fin dei conti, mi riguardano così come riguardano ognuno di noi. Più o meno utti. Ritengo che i sogni dovrebbero essere studiati a scuola come parte significativa di noi stessi e come tante altre cose che sono, in pratica, certamente più importanti delle altre materie dei programmi ministeriali. I quali non concepiscono ancora adesso (dopo tante proteste e manifestazioni) che la Scuola dovrebbe insegnare a conoscersi bene bene e a vivere in Armonia. Ancora oggi giungiamo al “pezzo di carta” del Diploma e della Laurea ma ignoriamo chi siamo e come dovremmo vivere veramente. La cronaca nera conferma purtroppo queste parole. I sogni possono avere un ruolo prezioso in questa doverosa pedagogia personale e sociale.

5 – SALUTISSIMI

Caro Tito, avrei voluto intrattenermi di più nel raccontare quella mia esperienza conoscitiva di oltre 25 anni fa, quando, poco prima dei cinquanta anni, ho finalmente deciso di affrontare i miei sogni. L’ho fatto sia per una mia esigenza personale e sia (appunto) per quel dettato filosofico del “Conosci te stesso” che la tradizione attribuisce a Socrate, il grande filosofo dell’antica Grecia morto nel 399 avanti Cristo, ma che è un concetto ed una esortazione che sicuramente proviene da più lontano (storicamente e geograficamente). Comunque mai dire mai (si dice). Potrà darsi che ci tornerò su. Intanto ti ringrazio ancora e sempre per voler pubblicare quest’altra puntata, mentre la 551 è già abbozzata nelle sue linee generali. E adesso passiamo ai saluti. Passiamo a noi …

Ho saputo che è arrivato pure per te il momento di andare in pensione, dopo tanti decenni di alacre lavoro. E’ una tappa assai importante. Ed è un evento che ti permetterà di avere più tempo per te, per la tua famiglia e per il nipotino Leonardo.

Ma anche per << www.costajonicaweb.it >> con annessi e connessi.  Così come invito tutti a scrivere e a lasciare qualche traccia di sé (specialmente per le nuove generazioni di famiglia, come appunto il tuo Leonardo) invito e sollecito pure te ad accingerti a raccontare qualcosa cui tieni particolarmente.

Immagino che avrai tante cose da dire. Fai finta che io e i nostri lettori ti regaliamo un quaderno ed una bella penna stilografica con la quale puoi già cominciare la tua nuova avventura di “scrittore” proprio da oggi, primo luglio 2024, primo tuo giorno di pensione o quiescenza (come si suole dire in termini burocratici) … il tuo sogno da pensionato.

Infatti, tutti abbiamo sognato di andare in pensione, sperando di poter essere liberi quel tanto da dedicare più tempo a noi stessi, alla nostra famiglia, ai nostri interessi più personali. Ecco, questo è il momento di scrivere … SOGNI D’ORO DA PENSIONATO, quindi!… Un augurio di vero cuore per UNA VITA DA SOGNO! Un fraterno abbraccio e BUONA WITA !!!! …

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)

ITER-City, lunedì 01 luglio 2024 ore 05.44 – Da 56 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto” (con Amore). Le foto, cui i diritti appartengono ai legittimi proprietari, sono state tutte prese dal web.