Gemellaggio letterario con il Molise contro lo spopolamento dell’Italia rurale con il romanzo “Via dei Colli 48” di Marianna Mastronardi di Mafalda (CB).

 S’intensifica il gemellaggio editoriale e letterario tra Calabria e Molise già iniziato qualche anno fa da Florindo Rubbettino di Soveria Mannelli (CZ) che continua a pubblicare con successo i tanti libri di Giose Rimanelli, un noto autore italo-americano nativo della provincia di Campobasso. Adesso è la volta dell’Università delle Generazioni di Badolato (CZ) che sta curando la pubblicazione del romanzo “Via dei Colli 48” dell’architetta Marianna Mastronardi, una tragica storia familiare che ha come sfondo lo spopolamento dei borghi e delle campagne in Molise così come in tutta la dorsale appenninica.

Al centro della narrazione la casa della nonna materna Iolanda Lalli, abbandonata nel 1981 per emigrare definitivamente in Germania dal piccolo paese di Mafalda (CB). Infatti, ora Marianna Mastronardi, giunta a 43 anni, ha sentito l’impellente bisogno di contrastare l’insostenibile spopolamento del suo borgo raccontando tale storia familiare, emblema di innumerevoli altre situazioni di abbandono dei paesi e delle campagne.

 L’incipit di tale romanzo (cioè il primo capitolo) “Via dei Colli 48” è stato pubblicato pochi giorni fa da alcuni siti web calabresi e siciliani (come il nostro << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-541-incipit-di-via-dei-colli-48-il-primo-romanzo-di-marianna-mastronardi-di-mafalda-del-molise-come-memoria-familiare/ >>) normalmente disponibili a diffondere le note-stampa dall’Università delle Generazioni, specialmente quando si tratta di tematiche simili. Per contrastare il più possibile tale spopolamento, Marianna Mastronardi intende lanciare, con questo suo libro, un appello a livello internazionale invitando famiglie italiane ed estere che amano il sole e la natura del nostro Sud ad abitare le case del borgo e delle campagne di Mafalda e del resto dell’Italia rurale abbandonata. Un invito, quindi, che vale pure per la Calabria e le altre regioni che soffrono tale gravissima situazione. Urgente imperativo è salvare la ruralità e i suoi valori che hanno retto bene per millenni e che adesso non si possono arrendere alla globalizzazione selvaggia.

Dunque, ogni mezzo è buono per contrastare lo spopolamento dei borghi e delle campagne, pure un romanzo. Così, possiamo considerare che quello di Marianna Mastronardi “architetta-scrittrice” sia un libro-appello, un accorato SOS ovvero una bottiglia lanciata nel “mare magnum” del web. Il primo a rispondere è stato il dott. Giuseppe Orlando, primo cittadino di Poggio Sannita (in provincia di Isernia) comune che (pur ricco di pregiati vigneti, orti ed uliveti) perde ogni anno decine e decine di abitanti. Il sindaco Orlando sta organizzando un apposito incontro-conferenza contro lo spopolamento durante cui l’arch. Mastronardi illustrerà la sua ricetta nel prossimo mese di agosto quando saranno presenti anche numerosi emigrati. Inoltre << Tale romanzo – afferma Domenico Lanciano precursore delle lotte per non far morire i borghi con la vicenda di “Badolato paese in vendita”  già nel 1986 – entrerà di diritto nella raccolta letteraria della “Spop-Art” ovvero l’arte contro lo spopolamento >>.