La crisi della sanità nazionale esterna i suoi effetti nefasti anche su quella siciliana, di cui ne fanno le terribili conseguenze la moltitudine dei pazienti affetti da gravi malattie, per le quali le prestazioni mediche del settore pubblico assumono sconsiderati tempi biblici.
Di particolare gravità è la testimonianza di Angela Musumeci Bianchetti: “Chi di voi non conosce mia figlia Lara, chi di voi non ha ricevuto da lei un sorriso, un bacio, un abbraccio affettuoso. Lara abita a Pace del Mela ed è una ragazza affetta dalla sindrome di Down. Da quando è arrivata al mondo, ho cercato con tutto il mio amore e con l’enorme aiuto di medici e terapisti di migliorare la sua situazione. In tutti questi anni ho sempre sperato e pregato tanto di riuscire a superare i momenti difficili. Il cammino verso il suo inserimento nella società è stato pieno di ostacoli, affrontati insieme, e sempre con coraggio. Giorno dopo giorno ogni suo piccolo progresso è stato per me motivo d’immensa gioia.
I costanti miglioramenti di Lara mi hanno dato la forza di andare avanti, di combattere, di non arrendermi mai. Lara ha grossi problemi di respirazione: infatti, per evitare che vada in apnea la notte, utilizza la maschera con l’ossigeno, è diabetica e le somministro tre volte al giorno l’insulina. Giorno 10/05/2024 ho chiamato il numero verde per una visita diabetologica per il rinnovo del piano terapeutico con la prescrizione degli aghi per la somministrazione dell’insulina e le striscette reattive per il controllo quotidiano della glicemia; ma l’appuntamento mi è stato fissato per il 25 gennaio 2025.
Come Lara tantissimi pazienti vivono questo incubo, la sanità siciliana è allo sfascio totale, a quale Santo dobbiamo rivolgerci noi poveri cittadini? Aspettando che qualcuno ci aiuti e dia risposte positive a noi pazienti”.
Le istituzioni non possono vivere nell’indifferenza dinanzi al dolore di tante persone sofferenti, perché la civiltà ed il progresso di uno Stato si misurano soprattutto attraverso i parametri sulla qualità dell’assistenza sanitaria”.
Foti Rodrigo