Sportello antiviolenza, gli assessori Crea e Grimaldi consegnano i diplomi a conclusione del corso di alta formazione: grazie alla collaborazione con la Piccola Opera Papa Giovanni, pronto il Protocollo della Rete istituzionale locale.
Quattordici lezioni di alta formazione contro la violenza di genere, 12 donne che già si sono rivolte allo Sportello attivato 9 mesi fa, l’imminente varo di un Protocollo per una Rete locale antiviolenza: consegna un primo bilancio molto qualificante la collaborazione tra il Comune e la Piccola Opera Papa Giovanni, al centro di un incontro svoltosi nella sala consiliare.
A conclusione del ciclo di lezioni, finito con la consegna degli attestati ai 30 corsisti – 28 donne e 2 uomini – gli assessori Angela Crea e Massimo Grimaldi sono intervenuti assieme al responsabile del Settore Welfare, Saverio Latella, per sottolineare l’importanza della scelta fatta, accogliendo la proposta che era venuta dall’associazione reggina che ha scelto Taurianova per proseguire una sinergia con le amministrazioni della Piana di Gioia Tauro, che in precedenza era stata tentata a Polistena.
Sono inoltre intervenuti Francesca Mallamaci, coordinatrice del Centro antiviolenza e Casa rifugio Angela Morabito, Pietro Siclari – presidente della Piccola opera Papa Giovanni – e l’assistente sociale Martina Calcopietro.
«La qualità della partecipazione al corso – ha detto l’assessore al Welfare, Angela Crea – ci consente di poter contare su alleati sempre più professionalizzati, nel quadro di un intervento che abbiamo concepito come risposta concreta rispetto ad una emergenza sociale sempre più pressante. Per questo abbiamo messo a disposizione una risposta integrata al disagio, offrendo il supporto reso possibile dal Polo sociale integrato di via Francesco Sofia Alessio e facendo dialogare le tre operatrici dello Sportello con l’equipe multidisciplinare che lavora per l’Ambito sociale territoriale di cui Taurianova è Comune capofila e con le scuole cittadine che sono state molto recettive perché esiste un modello ben rodato che vede l’ente quale soggetto propulsore di una visione comunitaria delle risposte da dare contro la violenza e l’amarginazione».
L’assessore Grimaldi, che nella giunta ha la delega alla Legalità, ha apprezzato la scelta di rilanciare la collaborazione, attraverso un imminente Protocollo per la presa in carico delle donne vittime di “codice rosso”, che vedrà impegnati anche le forze dell’ordine, la Procura e il Tribunale. «Taurianova – ha detto Grimaldi – vuole continuare a fare squadra con lo Stato e con i professionisti del settore perché è necessario non solo fare prevenzione ma anche non far sentire sole le vittime».
Sia Mallamaci che Siclari hanno apprezzato la sponda offerta dall’amministrazione guidata dal sindaco Roy Biasi alla Piccola Opera Papa Giovanni, ente che opera contro il disagio sociale da ben 56 anni. «Con lo Sportello – ha detto Mallamaci – abbiamo reso possibile anche in questa parte di provincia un approccio integrato e multidimensionale al tema della violenza», mentre Siclari ha definito «completa la formazione fornita, per far comprendere alle operatrici e agli operatori che la violenza di genere, sia fisica che psicologica, si combatte unendo competenza e cuore».
Calcopietro ha ricordato l’attivazione di una rubrica radiofonica, tramite una partnership con Radio Eco Sud, nell’ambito dello Sportello taurianovese ed ha auspicato «una maggiore collaborazione con gli altri Ambiti territoriali della Piana».
Nel suo intervento Saverio Latella ha garantito il miglioramento del supporto necessario per le attività dello Sportello. «Credo di poter dire che questo sodalizio benemerito e storico ha scelto Taurianova non solo per la sua baricentricità – ha concluso il funzionario del Comune – ma anche perché l’ente ha garantito in questi anni interazioni importanti grazie alla scelta fatta, pure come Ambito territoriale, per rendere professionalizzati i servizi sociali. L’unità multidisciplinare che abbiamo formato e la premialità che abbiamo ottenuto per la rendicontazione nella spesa del Fondo sociale inclusione costituiscono degli attrattori dell’ interesse del variegato mondo istituzionale e del privato sociale deputato ad affrontare il disagio, ecco perché lo Sportello è potuto diventare una struttura credibile nell’impegno concreto di un Comune affidabile. Siamo convinti – ha concluso Latella – che la Carta dei servizi, senza servizi reali, non serve e che lo Sportello attivato non è un progetto, ma una delle emanazioni più qualificate di un servizio sociale altamente professionalizzato».