In tempi così complicati e difficili da vivere, anche per le problematiche legate alla strada, è importante cominciare ad educare la società partendo soprattutto dai più piccoli. Per quanto riguarda “la strada”, in Italia, i dati Istat (Istituto Nazionale di Statistica) dicono che nel 2022 si sono contati 3.159 morti e 223.475 feriti; la quasi totalità degli incidenti è dovuta a comportamenti di violazione delle regole e del codice della strada, un dato che oltre ad accendere il semaforo rosso ci deve fare riflettere sull’importanza dell’educazione stradale che, com’è giusto che sia, deve partire soprattutto dai più piccoli e dalla scuola, ed è per questo che il Miur (Ministero dell’Istruzione e del Merito) ha posto il problema come “prioritario” tra quelli da affrontare e cercare di risolvere. L’insegnamento trae spunto da tre pilastri fondamentali della nostra cultura: Costituzione (attraverso l’osservanza del diritto nazionale ed internazionale); Sviluppo sostenibile (attuabile mediante la capacità di rispondere ai bisogni presenti delle persone conciliando salute ambientale ed equità sociale); Educazione ambientale (che si concretizza mediante la conoscenza diretta e la tutela del proprio territorio). Per poter dire di aver effettuato una “buona educazione stradale” è necessario coinvolgere i ragazzi rendendoli partecipi prima e protagonisti dopo del traffico, considerandoli non solo come semplici pedoni, ma anche come ciclisti, motociclisti e futuri automobilisti.
Per questi motivi, oggi, presso l’aula consiliare del Comune di Bovalino (Rc), con inizio alle ore 09.30, si è tenuto l’incontro sul tema denominato “La mia strada”, un evento programmato per il 23 novembre u.s. ma rinviato per problemi di natura climatica, fortemente voluto dal Segretario del Rotary Club di Locri, Avv. Roberto Trimboli e realizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Dottoressa Francesco Racco. Presenti per l’occasione: il Presidente del Rotary Club di Locri, Dott. Pasquale Tavernese; il Sindaco di Bovalino, Avv. Vincenzo Maesano, che ha salutato con grande soddisfazione ed entusiasmo i ragazzi e tutti i presenti; l’Insegnante Maria Teresa Procopio, in rappresentanza della Dirigente Scolastica Rosalba Zurzolo; la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Dottoressa Francesca Racco; i rappresentanti del locale Commissariato della Polizia di Stato diretto dal Dottor Carlo Alberto Pulejo; le classi terze e quinte della Scuola Primaria del Centro, cui seguiranno nei giorni futuri gli altri appuntamenti con le Scuole di Bosco Sant’Ippolito, del Borgo e di Pozzo. In un’aula gremita di bambini, a rispondere alle tante domande simpatiche e curiose, ci hanno pensato gli uomini in divisa della Polizia di Stato, servitori dello Stato sempre attenti e presenti sul territorio al fianco dei cittadini, che hanno risposto con grande semplicità ai bimbi le basilari nozioni dell’educazione stradale, dal funzionamento del semaforo all’attraversamento della strada sulle strisce pedonali, senza tralasciare il corretto uso del cellulare soprattutto da parte dei propri genitori alla guida. Negli altri incontri calendarizzati ci sarà la presenza dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco.
“I percorsi formativi proposti -ha detto il Segretario del Rotary Roberto Trimboli- prendono spunto dagli interessi degli alunni per far sì che si rendano conto “sul posto” che le norme stradali non sono astratte imposizioni, ma necessità concrete volte a garantire la convivialità tra i cittadini. Il progetto coinvolgerà attivamente e costantemente gli organi scolastici, insegnanti, genitori, alunni e forze dell’ordine attraverso incontri volti a creare una continuità didattica e comportamentale che accompagni gli studenti in tutti i loro momenti di esperienza stradale, sia a scuola che al di fuori. Il progetto sarà a lungo termine e vedrà protagonisti i bambini ai quali durante gli incontri verranno distribuite schede per valutare il grado di apprendimento e data l’opportunità di esprimere la propria creatività attraverso la creazione della segnaletica stradale che sarà utilizzata nell’evento finale per allestire un’area di simulazione del percorso stradale. La necessità di creare un percorso educativo per i bambini -conclude il Segretario del Rotary Club di Locri- nasce principalmente dalla responsabilità di risvegliare le coscienze degli adulti. La responsabilità verso i figli e dove l’educazione non può essere delegata alla scuola o ad associazioni sportive, ricreative o culturali. È fondamentale che noi stessi siamo un esempio concreto per loro. I bambini amano imitare il comportamento degli adulti, soprattutto dei loro punti di riferimento, quindi se diciamo loro di seguire determinate regole e poi siamo i primi a infrangerle, rischiamo solo di confonderli ulteriormente. Con la realizzazione di questo progetto si mira a far comprendere ai bambini che esistono norme e mezzi di segnalazione universali, rispettati e riconosciuti in tutti gli ambienti, nonostante le loro diverse caratteristiche fisiche e biologiche”
Pasquale Rosaci