I deputati di Sud Chiama Nord, tra cui Giuseppe Lombardo, Cateno De Luca, Matteo Sciòtto, Alessandro De Leo, Davide Maria Vasta, Ludovico Balsamo, e Ismaele La Vardera, hanno ufficialmente avanzato un’interrogazione concernente la Delibera di Giunta relativa alla governance della fase di completamento dei progetti in corso, finalizzati al potenziamento della rete ospedaliera.
La data limite del 30 giugno 2023 ha segnato la conclusione delle attività del Commissario delegato, nominato con l’Ordinanza 25/2020, incaricato di sovrintendere e coordinare i lavori di potenziamento ospedaliero in Sicilia. Questa scadenza ha anche comportato il termine delle attività del Soggetto Attuatore, con l’ultima designazione dell’Arch. Salvatore Lizzio, e della Struttura Tecnica di Supporto ad esso associata.
Purtroppo, a causa del mancato confronto e della mancata condivisione delle informazioni, i primi effetti negativi sono già visibili, e il caso più eclatante è rappresentato dal Policlinico. I lavori presso questa struttura sono stati bloccati per l’ennesima volta a causa del mancato pagamento per l’avanzamento dei lavori. Questa situazione, oltre a ritardare ulteriormente il completamento delle opere, sta causando disagi continui alle utenze, che attendono con ansia il potenziamento della rete ospedaliera per garantire una migliore qualità dei servizi sanitari.
È fondamentale evidenziare che i deputati di Sud Chiama Nord avevano già sollevato questa problematica nei mesi scorsi, chiedendo chiarimenti al Presidente della Commissione Salute, Laccoto. Tuttavia, nonostante le richieste precedenti, non è stata fornita alcuna risposta soddisfacente.
I deputati affermano: “Riteniamo che la trasparenza e la condivisione delle informazioni siano essenziali per garantire un adeguato sviluppo delle infrastrutture sanitarie in Sicilia e, in ultima analisi, per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Continueremo a seguire attentamente questa delicata questione e a lavorare affinché si giunga a una soluzione soddisfacente per tutti i siciliani.”