La guerra sessuale. Da millenni l’umanità non riesce a dipanare le problematiche della violenza sessuale
Nota diffusa dall’Associazione di Erotologia:<<La Natura impone la procreazione obbligatoria con un irresistibile impulso all’accoppiamento.
La parola d’ordine è la continuità delle generazioni. Su tale irrinunciabile spinta naturale i vari popoli hanno prodotto tali e tante contraddittorie incrostazioni ideologiche da generare violenza.
Ogni genere di violenza, specialmente quella sulle donne. Ne è nata una vera e propria “guerra sessuale” che, nel corso dei millenni, ha causato così tante vittime che si potrebbe pensare ad un “genocidio” di genere, anche se, in determinati tipi di società, persino i maschi ne pagano lo scotto.
Purtroppo è cronaca quotidiana in ogni parte del mondo l’uccisione di persone (specialmente donne) per motivi sessuali. E’ davvero una guerra, pure per il numero delle vittime che provoca tale mattanza. E pare non ci sia alcun modo di rimediare né arginando il tragico fenomeno né tanto meno cercando di trovare il modo di risolverlo. Anzi, la sensazione è che stia aumentando sempre di più, toccando fasce di età (quali la precoce adolescenza e persino l’infanzia) che prima erano interessate in minima parte.
Se dovessimo osservare meglio tutta la violenza che ruota attorno alla sessualità (e, in pratica, alle donne) bisognerebbe dichiarare uno “stato di emergenza” mondiale e permanente. Invece, si accetta tale genocidio addirittura come “fisiologico” e persino come “naturale” conseguenza della esistenza umana e sociale. Certamente ad aggravare le situazioni c’è la mancata educazione sessuale e ai sentimenti e specialmente il massiccio e generalizzato uso della pornografia (in particolare video) tramite i mezzi tecnologici e mercantili di più facile accesso pure ai bambini in ogni parte del mondo.
Molto spesso sono proprio le istituzioni statali e religiose che non aiutano ad arginare il dilagare di fenomeni che facilitano le trasgressioni pericolose fino a giungere ad ogni sorta di violenza diretta (come i femminicidi e gli stupri individuali e di massa come nei conflitti armati) o indiretta (come nelle devianze e nelle droghe). E, se quasi sempre alla base c’è un problema o un motivo culturale, l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) dovrebbe costituire tutto un sistema educativo e di vigilanza tale da avviare un percorso mondiale di sensibilizzazione alla buona sessualità. Intanto sarebbe bene giungere sùbito ad una specie di << Conferenza Mondiale sulla Sana Sessualità >> e avviare uno specifico “Tribunale internazionale contro i crimini sessuali individuali e di massa”.
Cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo, come comunità e come nazione?… E’ una riflessione piuttosto complicata per le mille sfaccettature che comporta; ma non per questo impraticabile.
E probabilmente è il caso che ognuno di noi faccia un passo indietro nel recuperare valori di eticità e moderazione quali sono stati dismessi per la cattiva globalizzazione e l’eccessivo consumismo pure di mode non sempre adatte al rispetto reciproco.
I mass-media (specialmente le TV e i “social”) dovrebbero trattare di più e meglio le problematiche che generano disinformazione, violenza e ogni tipo di devianza nociva. Chiediamoci con tutta sincerità: a chi giova la “guerra sessuale”?