Di seguito la nota a firma di Gianfranco Benenati consigliere comunale FI Barcellona P.G.: <<I contenuti delle ultime comunicazioni rilasciate dal sindaco Calabró e dai suoi sodali son tali da far giungere alla conclusione che essi ritengano di avere a che fare con una cittadinanza dalla memoria corta e dalla scarsa capacità di discernimento.
Purtroppo per loro i barcellonesi (e chi li rappresenta in consiglio comunale) si rendono perfettamente conto della contraddittorieta’ delle condotte dell’amministrazione comunale.
Offende l’intelligenza dei cittadini spogliarsi, come frettolosamente fatto dal sindaco, dalla responsabilità per la sospensione dei buoni pasto dei dipendenti comunali, perché a suo modo di vedere a stabilirlo sono stati i revisori dei conti.
Offende l’intelligenza dei cittadini spogliarsi, come frettolosamente fatto dal sindaco, dalla responsabilità per la sospensione dei buoni pasto dei dipendenti comunali, perché a suo modo di vedere a stabilirlo sono stati i revisori dei conti.
Pur volendo soprassedere sul fatto che tale censura dipende dall’incapacità degli amministratori nel portare avanti il piano di riequilibrio, come evidenziato nell’ultimo consiglio comunale dal gruppo di Forza Italia, che carte alla mano ha evidenziato mancati introiti rispetto a quanto programmato per svariati milioni di euro, non si può non far notare al sindaco che le indicazioni del collegio dei revisori non possono essere considerate vincolanti solo a propria convenienza.
Dal momento che oltre che sui buoni pasto essi si sono pronunciati in termini di censura anche sulle indennità aumentate da luglio 2022 a marzo 2023 e sulle migliaia di euro spese per la comunicazione del teatro Mandanici, sindaco e suoi assessori devono coerenza alla città: pertanto o restituiscono aumenti di indennità e revocano in autotutela la delibera sul teatro (cose cne ancora non hanno fatto), oppure si prendano le proprie responsabilità e garantiscano ai dipendenti l’erogazione dei buoni pasto.
Dal momento che oltre che sui buoni pasto essi si sono pronunciati in termini di censura anche sulle indennità aumentate da luglio 2022 a marzo 2023 e sulle migliaia di euro spese per la comunicazione del teatro Mandanici, sindaco e suoi assessori devono coerenza alla città: pertanto o restituiscono aumenti di indennità e revocano in autotutela la delibera sul teatro (cose cne ancora non hanno fatto), oppure si prendano le proprie responsabilità e garantiscano ai dipendenti l’erogazione dei buoni pasto.
E ci risparmino il doppiopesismo a convenienza.
Di questo chiederemo conto e ragione nei prossimi consigli comunali, in attesa che gli appositi organismi facciano chiarezza su altre spese a dir poco sospette, ossia quelle per il rimborso spese processuali a favore dei dipendenti comunali a valere sul fondo di rotazione, per le perizie affidate a professionisti esterni e per contributi regionali da integrare attingendo dalle casse comunali per organizzare feste estive.>>