L’Amministrazione Caragliano intende imprimere una accelerazione nelle procedure legate al prelievo e trasloco dei vecchi pontili galleggianti ancora giacenti all’interno del primo bacino portuale di Riposto (si tratta di un carico di oltre 500 tonnellate di materiali).

Infrastrutture che, da accordi già assunti in precedenza, saranno trasferite a Lampedusa. Operazioni che saranno eseguite con il coordinamento della Guardia costiera e che consentiranno, ad intervento ultimato, di attivare, nel medesimo bacino, i cantieri per lo svolgimento dei lavori per la costruzione di un pontile unico e delle numerose opere accessorie (strutture di ormeggio, secondo le previsioni del Piano regolatore del porto) per la piena funzionalità portuale. Interventi rimasti congelati da lungo tempo e per i quali è stata stanziata dalla Regione (assessorato alle Infrastrutture) la somma complessiva di 1 milione di euro. Per mercoledì prossimo, nella sede del Circomare di Riposto, è stata programmata una riunione operativa alla quale prenderanno parte il comandante della Guardia Costiera,  il sindaco Enzo Caragliano, funzionari del Demanio della Regione.

Al centro del confronto le modalità organizzative per il trasferimento in sicurezza dei pontili. Frattanto il sindaco Caragliano intende sollecitare la Regione per programmare in urgenza, vista l’imminenza della stagione estiva, gli interventi che si dovranno eseguire nel “molo Costanzo” del porto commerciale, nel cui tratto finale, nel febbraio scorso, una violenta mareggiata ha provocato il cedimento di una porzione di mantellata. Divelto anche un palo della pubblica illuminazione e parte della recinzione della passeggiata del lungoporto.

Per motivi di sicurezza – previa ordinanza – è stato inibito l’accesso al “molo Costanzo”, interdetta la banchina e chiuso il varco che conduce alla passeggiata sopraelevata del porto. Il sindaco Caragliano, come detto, auspica tempi rapidi per la messa in sicurezza del porto che, indubbiamente, svolge un ruolo strategico.