Elezioni Amministrative Guardavalle (Cz), nota diffusa da Nicola Lucifero, candidato quale consigliere: <<È fin troppo facile per chi non ha un vissuto politico e amministrativo rifilare in periodo elettorale programmi farciti di proposte e utopie irrealizzabili per i pochi allocchi o tifosi senza squadra e senza udito.
Preme ricordare ai lettori ed elettori del primo post su proposte, prospettive, concretezza e utopie che l’ente comunale è per prima cosa un erogatore di servizi.
Garantire servizi efficienti come fognature, depurazione, acquedotto, illuminazione, verde, manto stradale, segnaletica orizzontale e verticale, scuolabus, mensa scolastica, cimitero, servizi presso uffici comunali ecc ecc non è mai una proposta da rifilare bensì un obbligo da rispettare senza esitazione e riserva alcuna da parte di chi si candida alla guida della comunità Guardavallese.
Chi si candida ad amministrare, piuttosto che fare l’elenco dei servizi da migliorare e ormai noti a tutti, dovrebbe indicare quante risorse intende mettere in campo per quel servizio per efficientare o razionalizzare.
Faccio parte di quelli che odia razionalizzare ciòe tagliare servizi.
Voglio un paese pulito perché è sporco! Voglio l’acqua, la fognatura, il lampione sotto casa e anche sopra la cuccia del cane ecc ecc
Quante volte ho sentito ciò!
Chi si candida ad amministrare dovrebbe come minimo conoscere i numeri.
Quanto costa il servizio?
Quali sono le coperture?
Quanto ho realmente in cassa per coprire le fatture dei prestatori di servizi
La durata dei contratti.
Ecc ecc.
Se le risorse attuali sono insufficienti come posso reperire ulteriori risorse per incrementare la quantità e la qualità dei servizi?
Credo che fin quando tutto ciò che oggi è un costo netto e domani non si tramuta in un ricavo per le casse dell’ente comunale, nessuno amministrazione locale, salvo svendite del territorio, potrà mai efficientare i servizi con le sole ricorse in uso.
Come trasformare un costo in un ricavo?
Possono produrre risorse l’acquedotto, la depurazione, la raccolta dei rifiuti solito urbani, il verde e la pubblicità illuminazione?
Si. Come?
Energia elettrica dai dislivelli degli acquedotti, dal biogas della depurazione e cogenerazione dei rifiuti solidi urbani o fotovoltaico.
Abbiamo il coraggio di osare, di diventare una comunità sostenibile e indipendente dal punto di vista energetico e sfruttare le risorse economiche per ridurre tasse e imposte locali?
Possiamo diventare punto di riferimento dei comuni contigui e fare squadra? Si
Abbiamo il coraggio di osare? Tocca a voi decidere.>>