Il Sindaco Pippo Midili ha visitato stamattina il nuovo centro di musicoterapia, inaugurato nelle scorse settimane in via Libertà a San Pietro, denominato “La chiave del Ritmo”, struttura musico-educativa, che offre numerosi servizi soprattutto a persone con disabilità e neonati da zero a trentasei mesi. A gestirla è il giovane Davide Nastasi, laureato al Conservatorio di Messina in Didattica della Musica e della batteria, che ha sempre portato avanti il suo amore per la musica.
«Nel nome della mia scuola – ha detto Nastasi – ho voluto che ci fosse la parola ritmo, non solo perché segna la cadenza della musica; ma perché il ritmo è quello, che ha il battito del cuore». All’interno dei locali ogni attività ha un ambiente con un colore diverso. La stanza, per esempio, utilizzata per le attività musico-terapeutiche è blu, colore dell’autismo. «La nostra terapia – precisa – per i ragazzi, che hanno problemi di disabilità, è studiata con il supporto dei genitori e dei terapisti che li seguono. Lavoriamo sui benefici della musica e sul coordinamento». A “La chiave del Ritmo” oltre ai corsi di Batteria, si può frequentare quello propedeutico musicale (dai 3 ai 7 anni), quello di Musica d’Insieme per adulti e bambini con strumenti a percussione, ore di lezione, in cui un gruppo di persone, chiuso in un grande cerchio, suona dando libero sfogo alla propria creatività. Ai bambini è riservato un corso fatto di lettura di favole e giochi musicali, percorso studiato sotto forma di divertimento e intrattenimento, che fa venire fuori le diverse attitudini dei bambini, le quali, una volta individuate, vengono valorizzate, attività che in primavera si svolgerà anche all’aperto visto che la struttura dispone di 150 metri di giardino. “Fa davvero piacere vedere un giovane milazzese, che investe nella sua città. – ha detto Midili – Non solo è una dimostrazione di fiducia nel luogo, in cui vivi; ma anche la conferma di quanto da sempre sostengo, ovvero che chi ha capacità e competenze può mettersi in gioco e fare impresa sul proprio territorio”.
Foti Rodrigo