Dall’assemblea costituente Sud chiama Nord le basi per la nascita della nuova realtà. De Luca: “Credo all’equita’ territoriale. Lavoriamo per una classe dirigente che la attui”.
Movimenti, reti e associazioni civiche grandi e piccole provenienti da qualsiasi parte del Paese, insieme per un progetto ambizioso: una piattaforma confederativa che possa rappresentare a livello nazionale e unitario il mondo del civismo italiano nel nome del buongoverno e dell’equità territoriale. È questo l’obiettivo ormai di ‘Sud chiama Nord‘, il nuovo movimento politico dell’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, lanciato tra ieri e oggi da Roma – dove si sono riuniti 32 movimenti civici da 18 regioni diverse – con una convention più che mai operativa: all’Hotel St. Martin, nella Capitale, si è infatti aperta la fase costituente per l’adesione dei movimenti territoriali che si chiuderà il prossimo 31 ottobre.
«Basta con la visione di un Nord accecato dell’egoismo e un Sud accecato dal servilismo – ha esordito De Luca-. Io credo nell’equità territoriale e oggi dobbiamo percorrere una strada che ci porti a superare l’attuale divario. L’obiettivo è trovare una soluzione affinché ci sia una classe dirigente meridionale degna di questo nome».
A conclusione della due giorni l’Assemblea costituente ha tracciato un programma che detterà le linee di azione. Cinque i punti di partenza indicati da De Luca nella sua relazione finale davanti all’assemblea.
Eliminare il divario socio economico ed infrastrutturale per salvaguardare la competitività del sistema Italia; valorizzare le autonomie locali con altre forme di decentramento riducendo il centralismo statale; potenziare l’ intervento dell’Unione Europea sulle materie che non possono essere discusse dalle singole regioni; garantire la sovranità alimentare dei singoli Stati europei eliminando le attività di manipolazione genetica; attuare una concreta e solidale integrazione tra i popoli coerentemente alle attuali dinamiche dei migranti.
«Partendo da questi punti, ha spiegato De Luca, dovremo lavorare insieme per un obiettivo comune, dar vita ad un nuovo soggetto politico in grado di aggregare e superare l’individualismo che ad oggi ha impedito ad altre realtà di concretizzare il proprio progetto. L’esperienza di questa due giorni ci ha consentito di gettare le basi per un manifesto politico che possa essere condiviso da tutti».
In programma ci sono cinque assemblee. «La prossima già fissata per il 5 e il 6 maggio a Salerno. Entro il 31 ottobre si chiuderà invece la fase della costituente per avviare il dialogo in vista delle elezioni Europee. Appuntamento elettorale, ha precisato De Luca, che ci vedrà comunque protagonisti».