Il 14 febbraio scorso, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno eseguito una misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal GIP su richiesta della Procura della Repubblica per i Minorenni di Messina, nei confronti di due 15enni, sul cui conto il Giudice ha riconosciuto gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di violenza sessuale, pornografia minorile e violenza privata.
I provvedimenti scaturiscono dagli accertamenti condotti dai Carabinieri, diretti dalla Procura per i Minorenni, dopo che, nel dicembre scorso, i genitori di una 12enne, recatisi in caserma, avevano presentato una denuncia per un abuso sessuale subito dalla figlia, da parte di 2 ragazzi, poi identificati in 2 quindicenni.
Dalle indagini, è emerso che, il 7 dicembre scorso, i 2 giovani, inducendola con un pretesto e con minacce, avrebbero condotto la 12enne, facendola salire a bordo di uno dei loro motocicli, in una campagna buia e isolata.
I 2 ragazzi, dopo averle tolto degli indumenti e bloccandola, avrebbero quindi cercato di compiere atti sessuali, non riuscendovi per l’opposizione della vittima. Ai due è stato contestato anche il reato di “pornografia minorile” per aver ripreso i momenti dell’abuso con un telefonino, inviando poi il filmato alla loro cerchia di amici. Dopo l’azione delittuosa, la ragazza sarebbe poi stata minacciata dai due indagati a non raccontare a nessuno quanto avvenuto.
Alla luce dei gravi indizi emessi, il Giudice del Tribunale per i Minorenni ha ritenuto necessario adottare la misura del collocamento dei due 15enni in comunità, al fine di avviare un percorso educativo, con l’ausilio di operatori professionali.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.