Intendo esprimere tutta la mia preoccupazione in riferimento ad alcune voci, a dire il vero piuttosto insistenti negli ultimi giorni, che indicano come prossima la chiusura dell’Unità Organizzativa di Supporto dell’IBFM (Istituto Bioimmagini e Fisiologia Molecolare) del CNR di Catanzaro. L’Unità ha sede all’interno dei locali del Campus Biomedico dell’Università Magna Graecia in località Germaneto e svolge un’importante attività di ricerca nel campo del Neuroimaging, della Genetica e della Genomica, a supporto della sede principale di Milano.
I campi di applicazione di questa attività riguardano l’individuazione di nuovi biomarcatori sensibili per malattie neurologiche gravi e diffuse come il Parkinson, l’Epilessia, la Sclerosi Multipla la Cefalea e il morbo di Alzheimer.
Il Centro, grazie anche ad una dotazione di attrezzature scientifiche di primo piano, negli anni ha fornito un importante contribuito alla ricerca medica e si è distinto per lo studio e lo sviluppo di moderni sistemi di elaborazione dei dati di Neuroumaging, utilizzati come riferimento successivamente in tutto il mondo.
E’ facilmente comprensibile come la chiusura della sede di Germaneto avrebbe ripercussioni negative sia sul futuro della ricerca scientifica sia sulla centralità del nostro territorio, che verrebbe ulteriormente privato di un Centro di eccellenza dal punto di vista Biomedico.
Per questo motivo intendo rivolgere un appello al Governo Regionale e al Magnifico Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Professor Giovambattista De Sarro, affinchè si adoperino facendo tutto il possibile per mantenere in vita la sede dell’Unità di Supporto di Germaneto. Sarebbe certamente un segnale importante per il territorio.