Si è svolta stamani a Bovalino, in piazza Garibaldi nel Rione Borgo, con inizio alle ore 10.30, la cerimonia d’inaugurazione della Stele commemorativa fatta erigere dall’Amministrazione Comunale su proposta del Presidente dell’Associazione Nazionale Decorati di Medaglia d’Oro Mauriziana – “Nastro Verde”, Capitano dei Carabinieri (a riposo) Cosimo Sframeli, in ricordo del Caporal Maggiore Ardito Giuseppe Sofia, del IX reparto d’assalto di fanteria del Regio Esercito, decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare per i suoi tanti atti eroici compiuti nel corso delle violente battaglie condotte dai valorosi soldati del Regio Esercito contro i soldati austro-ungarici sul Col Fenilon e sul Col Moschin (15-16 giugno 1918). L’ardimentoso Giuseppe Sofia, nonostante le tante tribolazioni patite nel corso della guerra riuscì, comunque, a tornare a casa e riabbracciare la famiglia. Negli anni successivi fu impiegato presso il Comando dei Vigili Urbani concludendone il suo servizio attivo nel lontano 1962. Purtroppo, il 5 dicembre dello stesso anno, a pochi giorni dalla meritata pensione (15 dicembre), Giuseppe Sofia terminò la sua esistenza terrena.

Presenti alla inaugurazione numerose autorità: il Generale di Divisione (in ausiliaria) Pasquale Martinello, Presidente dell’Associazione “Calabria in Armi-Per la Patria”-Catanzaro;  il Ten.Col. Francesco Montepaone del Comando Militare Esercito “Calabria” – Catanzaro; Il Ten. Francesco Vilardo ed il 1° Mar.Lgt. Pasquale Crisafi del IX° reparto d’assalto incursori “Col Moschin”-Livorno; il S.Ten. Giovanni Todarello, Comandante facente funzioni del Comando di Polizia Municipale di Bovalino; il Presidente regionale dell’Associazione Nazionale Decorati di Medaglia d’Oro Mauriziana – “Nastro Verde”, Cap.CC Cosimo Sframeli; il Presidente dell’Associazione Provinciale Arditi della Provincia di Reggio Calabria, Cosimo Paolo Pelle; il Presidente dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia (ANPd’I)-Sezione di Reggio Calabria, Nunzio Mileto; il Presidente della locale Associazione Nazionale Carabinieri di Bovalino, 1° Mar.Lgt. Franco Palumbo; il Presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia-Sezione di Bruzzano Zeffirio; i rappresentanti del Commissariato della Polizia di Stato di Bovalino,  quelli della locale Stazione Carabinieri e del Gruppo di Locri della Guardia di Finanza. Numerosa ed entusiasta la cittadinanza, in modo particolare i giovani studenti dell’Istituto Comprensivo “Mario La Cava” di Bovalino, accompagnati dai docenti, che hanno calamitato l’attenzione con il loro continuo sventolio di bandierine tricolori e con l’intonazione dell’Inno di Mameli che ha dato il via alla manifestazione.

Particolarmente attivi nell’organizzazione dell’evento, Pasquale Blefari , Assessore alla Cultura e Filippo Musitano, Presidente del Consiglio Comunale che ha vestito, per l’occasione,  anche i panni dello speaker.  Primo atto della cerimonia è stato il disvelamento della stele a cura del Sindaco, Vincenzo Maesano, del Generale Pasquale Martinello e del Capitano dei Carabinieri, Cosimo Sframeli (pronipote acquisito dell’Ardito Sofia). Particolarmente sentito il momento della lettura della “Preghiera per la Patria” e  della “Preghiera dell’Ardito”,  quest’ultima letta con il vigore che da sempre li contraddistingue, dal Sottufficiale del reparto “Col Moschin”.  A seguire: la lettura della motivazione; la deposizione di una corona d’alloro accompagnata dalle note de “La leggenda del Piave”; la benedizione della Stele fatta da Don Samir Vega Morad , religioso della locale Chiesa San Nicola di Bari, ed infine ci sono stati i vari interventi da parte delle autorità intervenute.

“Non è la prima volta che l’amministrazione comunale celebra il ricordo e la memoria di un suo concittadino -ha detto il Sindaco, Vincenzo Maesano- che con coraggio ed amore verso la propria Patria ha dimostrato i valori ed i sentimenti umani di lealtà e rettitudine perseguendoli anche in condizioni estreme di difficoltà. Lo abbiamo fatto anche durante il periodo della pandemia celebrando, seppur senza la presenza dei cittadini, ma in maniera degna e sincera, la festività del 4 novembre.  Anche nei giorni scorsi siamo stati contenti e fieri di aver celebrato la consegna al Comune della statua bronzea di Gaetano Ruffo, altro illustre figlio di questa nostra Bovalino, che morì martire il 2 ottobre 1847, e tanti altri ancora. La difesa di valori quali la giustizia, la legalità e la libertà, sono valori da comprendere e preservare perché ci guidano sulla retta via del nostro agire quotidiano. Se oggi abbiamo la libertà di parola, la libertà fisica e quella morale è grazie all’impegno ed al sacrificio di uomini come Giuseppe Sofia, giovani che hanno lottato senza mai perdersi d‘animo, infondendo a tutti coraggio e forza per ribaltare le sorti di una guerra che sembrava persa, ma che grazie al loro sacrificio si è poi riusciti a vincere. Mi auguro, e ce lo auguriamo tutti, che dalla presenza di questa stele la comunità bovalinese possa trarne sempre un esempio positivo al fine di valorizzare la propri storia, i propri figli ed il proprio territorio, e che sia quindi anche di buon auspicio per il definitivo rilancio del nostro paese e della nostra comunità”

 

 

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