“Il Governo ha approvato, nel Consiglio dei Ministri concluso la scorsa notte, la riattivazione della Società Stretto di Messina Spa, concessionaria dello Stato per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina: siamo estremamente soddisfatti, al punto che sembra quasi di vivere un sogno.

Negli ultimi undici anni, infatti, avevamo pensato che questo momento non sarebbe mai arrivato: dopo lo stop ai lavori posto dal governo Monti nel 2011 e i successivi ‘no’ alla realizzazione della grande opera da parte dei vari Governi che si sono succeduti, le prospettive di crescita e sviluppo del Sud si erano fermate”. Lo afferma, in una nota, il Comitato ‘Ponte Subito’ nato nel 2009 a Messina e Reggio Calabria per sostenere la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

“La riattivazione della società Stretto di Messina Spa è il primo passo necessario per riattivare l’iter con tutte le procedure per l’aggiornamento del progetto già approvato in via definitiva nel 2011 e quindi passare alla fase esecutiva. Il ministro Salvini lo aveva annunciato la scorsa proprio all’Università di Messina, nel webinar “Ponte sullo Stretto, si riparte” che abbiamo organizzato come Comitato nei locali del Dipartimento di Economia dell’ateneo peloritano.

L’impegno del ministro rilancia l’entusiasmo e l’ambizione del Sud operoso e produttivo: in soli 30 giorni da Ministro, Salvini è riuscito lì dove per 11 anni tutti gli altri avevano fallito con le loro politiche del “no” o, nella migliore delle ipotesi, con quelle delle illusorie promesse a cui mai sono seguiti fatti concreti. Nel primo mese del nuovo Governo, invece, il Ministro Salvini ha creato un tavolo permanente con le due Regioni, l’Anas ed Rfi, ha riattivato la Società Stretto di Messina e continua, con il prezioso sostegno del suo vice Rixi, a ribadire quotidianamente l’importanza della realizzazione del Ponte sullo Stretto che vede il forte impegno anche delle due Regioni Calabria e Sicilia guidate da Occhiuto e Schifani, altrettanto convinti della bontà di realizzazione dell’opera”.

“Ci sono condizioni ideali e irripetibili affinché il grande sogno del Ponte diventi realtà”, concludono gli esponenti del Comitato. “Lo stimolo è quello di continuare con questo ritmo perché il Sud ha bisogno di recuperare il troppo tempo perduto in oltre un decennio di abbandono”.

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