I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Locri hanno tratto in arresto un latitante sfuggito all’esecuzione della misura cautelare emessa dal GIP di Catanzaro nell’ambito dell'”Operazione Varenne” condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Catanzaro. L’Operazione “Varenne”, volta a smantellare un sodalizio dedito al traffico di sostanze stupefacenti, vedeva coinvolto il soggetto a cui sono state contestate ipotesi di spaccio di sostanze stupefacenti; quando i militari si sono presentati presso la sua abitazione, in data 06.08.2012, non è stato possibile arrestare l’indagato in quanto irreperibile. Tempestivamente sono state disposte le operazioni di ricerca del destinatario della misura cautelare che, nel frattempo, veniva dichiarato latitante. Le indagini sono state delegate alle Fiamme Gialle di Locri dalla Procura della Repubblica di Catanzaro del Sostituto Procuratore. E’ così stato avviato uno stretto monitoraggio sulle persone che potevano gravitare affettivamente intorno al latitante (genitori, parenti, amici). Determinanti sono state le attività di appostamento e di pedinamento che hanno consentito di individuare le persone che prestavano assistenza al latitante, che, durante la latitanza ha anche effettuato, tramite raccomandata, la nomina dell’avvocato di fiducia dandogli incarico di presentare istanza al Tribunale del riesame. Le indagini hanno permesso di individuare un’abitazione sita in contrada Lunchi tra i comuni di Gioiosa Ionica e Marina di Gioiosa Ionica, su cui si è concentrata l’attenzione dei militari. Questi, nella giornata di domenica 7 ottobre u.s., hanno notato presso la casa attenzionata l’arrivo della fidanzata del giovane unitamente alla di lei madre. Nella circostanza le due donne varcavano la soglia dell’abitazione con buste della spesa. All’atto dell’irruzione, la persona si dava a precipitosa fuga dal retro dell’abitazione e iniziava un lungo inseguimento a piedi per i campi retrostanti. Il latitante si è fermato soltanto quando i Finanzieri sono riusciti a raggiungerlo e a bloccarlo. Il soggetto è stato condotto presso la caserma dove gli sono stati notificate l’ordinanza di custodia cautelare e la decisione del Tribunale del Riesame, per essere poi affidato alla Casa Circondariale di Locri. Le due donne che gli hanno prestato assistenza sono state anch’esse tratte in arresto per favoreggiamento personale su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Locri e condotte presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria. (Comando Provinciale Reggio Calabria)