La forza narrativa della poesia di Ignazio Buttitta letto da Moni Ovadia e la musica antologica siciliana che parla di migranti e migrazioni, di storia e tradizioni, nell’interpretazione di Mario Incudine sono state il piatto forte della sesta e penultima serata di “Insegui l’arte”, il Festival della Ri-Conoscenza.
Ai piedi della chiesa di San Domenico, nel cuore del borgo di Badolato, Ovadia e Incudine, accompagnati dalla chitarra di Carlo Muratori, è andato così in scena lo spettacolo di teatro canzone “La bella poesia” che prende il nome dall’omonimo progetto dello stesso Mario Incudine e Ambrogio Sparagna: «Le poesie che leggo sono del più grande poeta siciliano, Ignazio Buttitta, che ho avuto il privilegio di conoscere molto bene e per me è un poeta che avrebbe potuto tranquillamente ricevere il Nobel per la poesia. Le canzoni di questo spettacolo ideato da Mario Incudine, invece, ci parlano di migrazioni e viaggi e del rapporto tra i viaggi e la terra.
Mario è un grande artista siciliano che riesce a esprimere i valori della sua terra e della distanza che la gente siciliana ha dovuto percorrere, separandosi dalla propria terra, in ogni angolo del mondo. Qui, in terra di Calabria, soprattutto a Badolato che è terra di migrazioni e accoglienza, queste canzoni risuonano nel luogo più appropriato. Essere qui è per me una magnifica opportunità perché ho sempre detto di essere un uomo del mondo: il mio popolo sono gli ultimi, i migranti, gli oppressi, coloro che non hanno voce e sono dimenticati. L’Europa di oggi è egoista, soffre ancora di una radice razzista. Io credo che questa lotta per la dignità universale non debba finire mai e non importa se sembra perdente», ha detto Ovadia prima dello spettacolo.
La penultima serata del festival è stata segnata anche dal laboratorio di filosofia coordinato da Massimo Iiritano e Raimonda Bruno. A loro, successivamente, si è unita Viviana Gentile, autrice del libro “Un viaggio verso l’autentico”, dando vita ad un partecipatissimo approfondimento su Pierpaolo Pasolini nel centenario della sua nascita.
Nella mattinata odierna il festival si è spostato nei boschi di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio per una passeggiata lungo il corso della fiumara Alaca e per il concerto acustico delle tre cantanti e percussioniste cosentine che formano il Tarab Ensable. Questa sera, invece, chiusura con il cinema sotto le stelle e con le stelle: alle 22 la proiezione del film “’A Chiara”, di Jonas Carpignano, alla presenza dell’attrice reggina Swamy Rotolo, fresca vincitrice del David di Donatello come miglior attrice protagonista. Prima della chiusura, spazio alla storia e alle tradizioni del borgo da scoprire attraverso una passeggiata notturna a cura dell’associazione Riviera e Borghi degli Angeli (ore 21).
Il programma completo, gli orari, le informazioni sulle visite guidate alle mostre e tutti gli altri dettagli sono disponibili sul sito internet www.inseguilarte.it. Il festival è diretto da Josephine Carioti ed è finanziato dalla Regione Calabria attraverso il progetto Badolato C.U.O.R.E. di Calabria (a valere sul fondo per lo Sviluppo e la Coesione FSC 2000/2006, fondi rientranti nel “Bando dei borghi”).
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