Due episodi “vandalici” di origine quasi sicuramente “dolosa” sono stati portati a termine nelle ultime ore, a Bovalino, da sconosciuti (fortunatamente ripresi dalle telecamere) che con i loro scriteriati ed incivili gesti hanno cercato di arrecare danno ad una comunità laboriosa ed attaccata ai valori ed alle tradizioni come quella bovalinese. Ricordiamo che in questi giorni Bovalino e la sua comunità sono interessati all’organizzazione dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono, San Francesco da Paola che, oltre ad essere patrono di Bovalino, lo è anche della gente di mare.
Ma veniamo ai (mis)fatti. Nella nottata scorsa, alle ore 03.00 circa, un motorino di colore bianco con targa AX°°°°, guidato da un individuo verosimilmente di giovane età con indosso il casco (caso più unico che raro, visto che il casco anche di giorno viene poco usato), ha percorso -nonostante il divieto del Comune e le transenne- il tratto iniziale della zona che immette nel Borgo (lato piazzetta Garibaldi), tratto curato dal gruppo “Borgo per l’Infiorata”, calpestando con il mezzo alcuni riquadri dell’infiorata deturpandoli in maniera considerevole. Al rumore del motore del motociclo un cittadino abitante sul posto si è affacciato gridando all’indirizzo del motociclista, e solo dopo le grida il “vandalo” ha desistito dall’arrecare altri danni. Sempre in nottata, anche il tratto dell’infiorata 2022 (a metà Via Garibaldi), curato dal gruppo “Infiorata Borgo Antico di Bovalino” è stato oggetto di atti vandalici, infatti alcuni tappeti già ultimati con i disegni sono stati attraversati da una panda guidata da un signore, provocando notevoli danni agli stessi.
Come dicevamo le immagini di una telecamera hanno immortalato l’insano gesto e, pertanto, sono in corso le indagini per cercare di individuare l’autore del misfatto.
Il secondo deplorevole episodio riguarda la spiaggia, ed in particolare il tubo dell’acqua che serve, in linea, le docce disseminate per l’intero fronte del lungomare “San Francesco da Paola”. Anche qui, con carattere di natura presumibilmente dolosa, sono stati effettuati circa 40 buchi con un chiodo nel tubo principale che serve l’intero sistema idrico delle docce a mare causando danni enormi. Dal Comune hanno fatto sapere che il guasto sarà riparato nel più breve tempo possibile, ma rimane l’insano gesto che getta tutti nello sconforto.
Comprensibilmente amareggiato il primo cittadino, Vincenzo Maesano, che nella sua pagina facebook ha postato i due episodi. Di seguito i contenuti: “INFIORATA 2022 BOVALINO. Perché dovete rovinare questi capolavori! Incivili…..la dovete smettere! Rispettate l’ordinanza e la chiusura delle strade. Abbiate rispetto per Bovalino! Abbiate rispetto per l’impegno, il sacrificio e l’amore verso il proprio paese e le proprie tradizioni delle tre associazioni “Noi con voi”; “Borgo per l’infiorata” e “Infiorata Borgo antico”
“DOCCE A MARE. Stanotte altri imbecilli, scusate il termine, hanno fatto 40 buchi con un chiodo nel tubo di acqua che serve le docce sul lungomare. Cercheremo di ripararlo nel più breve tempo possibile. Tutti insieme diciamo a queste persone…Vergognatevi!”
Per la cronaca, segnaliamo che nei giorni scorsi il Sindaco aveva chiesto con urgenza alle forze dell’Ordine un incremento dei controlli sul territorio al fine di ottenere una maggiore sicurezza pubblica in considerazione del prevedibile aumento della popolazione visto il periodo vacanziero, ed i primi risultati già si erano notati, soprattutto a mare, dove in genere, di questi tempi, le moto d’acqua scorazzavano indisturbate. Infatti, solo qualche giorno fa, la guardia costiera era intervenuta in maniera energica nei confronti di alcuni soggetti che per nulla intimoriti dagli avvisi continuavano a percorrere lo specchio d’acqua antistante il lungomare. L’intervento ha sortito gli effetti desiderati scoraggiando -speriamo in maniera definitiva- l’uso di questi pericolosi mezzi d’acqua. Saranno verosimilmente le indagini a stabilire se ci sia connessione tra i fatti accaduti. Una cosa è certa, così non si può andare certamente avanti.