“Resto sconcertata dalle dichiarazioni rese a mezzo stampa da parte degli esponenti del Movimento 5 stelle. È come se come se vivessero sulla luna. Quando hanno concertato con l’INGV la realizzazione di un museo sui rischi naturali sul Parco Aldo Moro? Soprattutto a quale titolo?
I consiglieri Cannistrà e Fusco siedono sui banchi del Consiglio da quasi 4 anni ma ignorano totalmente gli atti e i procedimenti amministrativi avviati da questa amministrazione: l’unico “atto proficuo” nell’ambito dei rapporti con INGV è la delibera n. 668 del 20.11.21 attraverso la quale è stata abrogata la clausola impeditiva del contratto di comodato d’uso che legittimava l’INGV ad esercitare il diritto di recesso unilaterale con formale preavviso di 60 gg senza nessuna giustificata ragione.
Grazie all’abrogazione di tale clausola l’area è stata inserita in un programma di finanziamento FORESTA ME con l’importo di 2 milioni di euro e l’unica destinazione convenuta è “PARCO URBANO”.
Il progetto oggi è esecutivo e a giorni dovrebbe essere convocata una conferenza di servizi per i necessari pareri, i lavori saranno avviati entro giugno 2022. Ricordo ai 5 stelle che il Parco Aldo Moro è stato chiuso per oltre 50 anni e sconosciuto dalla maggior parte dei cittadini” perché esisteva una clausola che presentava profili di dubbia legittimità.
Ipotizzare altri programmi, progetti e desideri comporterebbe la perdita di un finanziamento concesso, un conseguente danno e pertanto un’ipotesi di danno erariale. Pertanto, tali dichiarazioni sono gravi perché dimostrano un vuoto totale sia sui progetti già avviati da questa amministrazione che sulla normativa a presidio degli investimenti pubblici.”