Guardavalle Web riceve e pubblica – Ormai è sempre più raro, specialmente in Calabria, assistere alla pubblicazione di un vero “libro-evento” di poesia. C’è riuscito il catanzarese Mario D’Agostino, dopo oltre venti anni di attente limature dei suoi poderosi versi. Ed ecco che, edito nel gennaio 2010 da Pellegrini in Cosenza, la letteratura calabrese può annoverare la pregevolissima raccolta “Fiori della Solitudine” in 240 pagine contenenti ben cento componimenti ed una piccola appendice. Dove l’Autore ripropone la famosa “Lettera a Bice” tratta dalla sua prima Opera poetica “Frammenti di Giovinezza” che, data alle stampe nel lontano 1968, ha spopolato per tanti anni nelle scuole e nei più evoluti ambienti culturali catanzaresi e nazionali, procurando all’allora esordiente e giovanissimo Mario d’Agostino tanta ammirazione, grande successo, parecchi riconoscimenti e persino il Premio alla Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Adesso, i dagostiniani “Fiori della Solitudine” (caso raro anche questo) si avvalgono della presentazione dell’ex senatore a vita Mario Luzi, uno dei maggiori poeti italiani del Novecento (più volte candidato al Nobel), e di altre eminenti firme della letteratura e della critica nostra contemporanea come Attilio Bertolucci, Mario Gori, Walter Mauro, Walter Pedullà, Antonio Piromalli e Mario Sansone. Ma chi è Mario D’Agostino? E perché dovrebbe meritare la nostra attenzione?… Nato a Girifalco nel 1942 e vissuti a Catanzaro gli anni migliori della giovinezza, Mario D’Agostino è sempre stato “dentro” la poesia non soltanto esercitandola per vocazione e magistralmente fin da ragazzo ma anche vivendola con lo studio assiduo dei maggiori poeti italiani ed esteri, privilegiando quelli del ventesimo secolo, alcuni dei quali ha poi conosciuto e frequentato personalmente sia in Calabria (dove il fratello Giuseppe ha organizzato fino a poco tempo fa corcorsi artistici e letterari pure a livello internazionale) e sia a Roma dove è stato corteggiato protagonista ed animatore di parecchi “salotti letterari” nei quasi quaranta anni in cui ha svolto il ruolo di direttore tributario al Ministero delle Finanze. Inoltre, Mario D’Agostinio ha ottenuto numerosi altri riconoscimenti poetici, figura tra i soci fondatori del presigioso Centro culturale nazionale “Eugenio Montale” ed è stato promotore del premio letterario “Magna Graecia” nonché del periodico a larga diffusione “Mondo-Roma”, curando tante altre iniziative socio-culturali di prestigio. Attualmente sta per portare a termine un’appassionata e devota traduzione in lingua italiana del capolavoro letterario francese “Le Fleurs du Mal” (I Fiori del Male) di Charles Baudelaire di cui, come esempio, ha inserito due poesie tradotte (con testo originale a fronte) nell’appendice dei suoi “Fiori della Solitudine” libro che ho visto nascere e crescere e di cui so i patemi d’animo del nostro Poeta. Infatti conosco e frequento Mario D’Agostino fin dal 1967, lo stimo davvero assai, tanto da averlo inserito tra “I miei Vip” alle pagine 261-262 del sesto volume del “Libro-Monumento per i miei Genitori” (Badolato 2007). Egli merita considerazione ed attenzione perché è una delle più valide e significative personalità socio-culturali della nostra Calabria, terra che ha onorato sempre ed ovunque e che ama a tal punto da esserci tornato a vivere, dopo aver concluso in Roma l’attività lavorativa di dirigente statale e dopo i pur tanti ed esaltanti ambienti mondani della Capitale. Abita a sud di Catanzaro Città, alla via Francesco Cilea 48 (nel quartiere Stratò) e risponde al numero di telefonino 328-9249267: questo per dimostrare quanto Egli, dotato di una vasta esperienza nel settore , si voglia rendere ancora disponibile ed utile a favore di città, paesi, associazioni, comunità e persone per realizzare manifestazioni, cerimonie, eventi, concorsi artistici e letterari, curare edizioni oppure condurre “recitals poetici” con la sua suggestiva voce che in tante parti d’Italia ha incantato intere platee di ascoltatori, affascinando specialmente il pubblico femminile con la sua aria di bel tenebroso (come si può evincere dalla foto che lo ritrae nel 1988 con il grande poeta Mario Luzi). Ne sàppiano approfittare coloro i quali amano la Calabria, la Cultura locale ed universale e … la Poesia in particolare.
redatto ed inoltrato dal dr. Domenico Lanciano, pubblicista, iscritto all’Albo dei Giornalisti del Molise.