C’è un’epopea delle donne del Sud che andrebbe meglio conosciuta ed apprezzata specialmente storicamente, persino dopo la trasmissione, avvenuta nello scorso mese di gennaio 2022, della miniserie TV di Rai Uno “La Sposa” che accennava a centinaia di migliaia di ragazze meridionali andati in sposa ad agricoltori, allevatori, operai in quel centro-nord Italia che correva verso una frenetica industrializzazione e di boom economico, svuotandolo di donne da maritare.

Ricordando quell’epopea storica, due associazioni culturali, l’Università delle Generazioni e gli Amici della Calabria, hanno voluto celebrare il “1° CalabrotteDay” assegnando idealmente con particolare affetto un premio di riconoscenza e di gratitudine a tutte le Calabrotte le quali, lasciando la Calabria, hanno intrapreso la grande avventura dell’emigrazione nelle Langhe piemontesi, riuscendo a dare un contributo determinante a tale territorio che, grazie pure al loro lavoro e alla loro passione etica, è diventato oggi una icona internazionale del migliore “Made in Italy”. Le Langhe, infatti, sono celebrate nel mondo per l’eccellente enogastronomia.

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Pure per tale notevole apporto (anche demografico) e per ricordare storicamente quell’epopea umana e sociale, le due associazioni hanno proposto ai sindaci dei Comuni delle Langhe di voler erigere un monumento alle Calabrotte, magari anche con l’auspicabile collaborazione e in gemellaggio ideale con la Regione Calabria e con i Comuni calabresi interessati.

Intanto, l’Università delle Generazioni e gli Amici della Calabria hanno istituito il “CalabrotteDay” da celebrare ogni 8 marzo, festa delle donne; ed hanno consegnato, con una cerimonia semplice quanto sentita, una pergamena-premio che resti nel Comune di Rocca Ciglié (CN) a ricordo e documento di tutte le Calabrotte. Altra pergamena-premio è andata a Maria Cefalì, in presenza della figlia primogenita Anna Maria Baricalla, come esempio e prototipo di tutte le donne del Sud che, emigrate per matrimonio nel centro-nord, hanno contribuito ad unire maggiormente l’Italia con l’amore e con i valori umanistici propri del nostro Mezzogiorno.

Intanto corrono voci che nel suo paese di origine, Cortale (in provincia di Catanzaro), l’Amministrazione Comunale intenda realizzare un evento in onore delle Calabrotte, con la presenza di Maria CefalìBaricalla e di altre donne calabresi emigrate che vogliono partecipare a tale omaggio in onore del lavoro e della forza etica di tutte le donne del Sud.

In occasione della Festa delle Donne 2022, il quotidiano torinese “La Stampa” ha dedicato loro un significativo spazio a pagina 46, a firma di Piero Dadone, nello “Speciale 8 marzo” intitolato << Un monumento alle “Calabrotte” preziose nella Langa del dopoguerra >>.

 

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