Riceviamo e pubblichiamo: «E’ davvero sconfortante dover apprendere che alcuni giovani, tra l’altro impegnati in politica, insultino e provino ad umiliare una donna con epiteti sessisti e classisti. Irene Zante, vittima di uno squadrismo ignobile e mortificante, ha fortunatamente dimostrato di avere scorza e carattere nel denunciare le espressioni deliranti rivoltele contro dai Giovani di Forza Italia attraverso, cosa ancora più pericolosa e meschina, i social network. A lei va tutta la nostra solidarietà e vicinanza». L’assessora comunale alle Politiche giovanili, Giuggi Palmenta, stigmatizza e condanna i recenti fatti che hanno visto protagonista in negativo la formazione giovanile degli azzurri.
«E’ grave – sostiene la delegata nella giunta Falcomatà – che certe offese arrivino da una pagina di un partito o di un movimento politico. Proprio per questo, serve uno scatto di dignità ed orgoglio da parte dei referenti di Forza Italia perché, anche loro, riprendano e censurino atteggiamenti e parole che nulla hanno a che fare col confronto civile e democratico».
«Dignità, orgoglio e coraggio» che l’assessora Giuggi Palmenta ritrova nella risposta di Irene Zante che, «pur non conoscendola personalmente, ha dimostrato grande tempra e solidità di carattere reagendo e denunciando fatti e circostanza fortemente lesive della reputazione e della sensibilità umana». Insomma, una forza che «non è certamente da tutte e tutti».
«Sicuramente – spiega – penso a quante ragazze e ragazzi, proprio a causa di insulti e bullismo online, sono arrivate ed arrivati a pensare o, purtroppo, a compiere gesti estremi. Nessun uomo o nessuna donna, dunque, può permettersi di essere responsabile del malessere di un’altra persona, privarla della felicità o della serenità. La dignità di una persona non deve mai essere toccata. Siamo pienamente consapevoli dei rischi che si annidano fra le maglie, spesso senza filtri, dei social network che amplificano, oltre ogni tempo, misura e confine, offese e prevaricazioni che colpiscono l’intimo e la sensibilità delle persone ancor di più se giovani o giovanissime. Per questo, come amministrazione abbiamo da sempre tenuto accesi i riflettori su progetti che hanno affrontato temi delicati come il “body shaming” o il “cyber bullismo”. Nel nuovo millennio, infatti, sono fra i rischi più concreti per la parte maggiormente sensibile, fragile, insicura ed indifesa nel variegato mondo adolescenziale».
«Così – conclude l’assessora Palmenta – gli scritti a “vanvera” dei piccoli forzisti non possono e non devono passare sotto silenzio, ma serve una reazione corale per frenare sul nascere derive altrimenti fuori controllo. Perché, come rispondeva don Italo Calabrò alla domanda “Quando un uomo vale”, un uomo vale sempre. E la libertà di parola, per sempre sacra e inattaccabile, non deve però trasformarsi in libertà di insultare».