Il Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Messina, con riferimento all’emissione di fumi e polveri da parte della Raffineria nella giornata di sabato 7 agosto ha diramato la seguente nota:
“In riferimento all’episodio questo Dipartimento di Prevenzione ha avviato una indagine epidemiologica per verificare l’insorgenza di eventuali fenomeni morbosi potenzialmente correlabili al suddetto evento presso il presidio ospedaliero di Milazzo e presso le continuità assistenziali (Guardie mediche) ricadenti nell’ambito territoriale di Milazzo. Sia il Dirigente del Pronto Soccorso del P.O., che il Direttore dei Distretto Sanitario, sentiti per le vie brevi in attesa di avere riscontro formale, hanno comunicato che, da giorno 7 ad oggi, nelle strutture di loro competenza, non sono stati riscontrati accessi rapportabili all’evento di cui all’oggetto. In attesa di comunicazioni da parte di Arpa Sicilia in merito alle valutazioni in corso di effettuazione sul potenziale inquinamento ambientale determinalo dall’anomala emissione di fami e polveri da parte della Raffineria di Milazzo, al fine di salvaguardare la salute pubblica, a scopo precauzionale, si consigliano i Sindaci dei comuni di Milazzo, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto e Monforte, di fornire adeguata informazione alla popolazione in merito all’accurato lavaggio dei prodotti orto-frutticoli coltivati nell’area del comprensorio di Milazzo, prima del loro consumo (frutta e verdura, soprattutto quella a foglia larga); anche per quanto riguarda i settori agricolo ed allevamento, si attendono sempre gli esiti delle valutazioni di Arpa Sicilia per l’attivazione di eventuali campionamenti di alimenti per l’uomo o gli animali (frutta e verdura, foraggio, latticini, etc.) e/o azioni di monitoraggio in alcune aziende, a campione”.
Incremento di anidride solforosa e benzene nelle ore successive al malfunzionamento segnalato dalla Raffineria lo scorso agosto. È l’esito dei primi rilevamenti effettuati dall’Arpa, che ha inviato un report ai Comuni interessati sull’attività relativa al periodo compreso tra il primo luglio ed il 9 agosto. I dati di monitoraggio riguardano gli inquinanti SO2, No2, Benzene, particolato fine PM10 e PM2.5, idrocarburi non metanici (NMHC). Le concentrazioni di Ipa e Metalli contenuti nel PM10 saranno resi noti appena saranno completate le analisi dai laboratori di Arpa Sicilia. Ecco il dettaglio:
NO2: il Biossido di azoto non ha registrato nel periodo in esame alcun superamento della soglia di allarme e della concentrazione media oraria in nessuna stazione.
SO2: il Biossido di zolfo non ha registrato nel periodo in esame alcun superamento della soglia di allarme e della concentrazione limite giornaliera in nessuna stazione. Sono stati registrati picchi di concentrazione nella giornata del 7 agosto quando la Raffineria ha segnalato il malfunzionamento, nelle seguenti stazioni: Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo-Termica alle ore 16:00, A2A Milazzo alle ore 24:00
Particolato fine PM10, PM2.5: per il particolato fine PM10, nelle giornate antecedenti il 06/08/2021 nelle seguenti stazioni sono stati registrati 2 superamenti alla centralina di san filippo del Mela, 4 in quella di Valdina, 1 a Milazzo, 4 a San Pier Niceto, 4 a Barcellona, 2 Milazzo-Termica.
Arpa però ritiene che “probabilmente tali superamenti siano stati causati dal trasporto di polveri sahariane che hanno caratterizzato ampie zone del territorio siciliano tra il mese di luglio e l’inizio di agosto”.
Per quel che concerne il Benzene sono stati registrati picchi di concentrazione nella giornata del 7 presso le centraline di rilevamento di Pace del Mela e Milazzo.
Foti Rodrigo