Gli imprenditori mamertini del comparto cerimonie hanno aderito alla campagna “Insieme per il wedding”, nata in Friuli Venezia Giulia e ben presto estesasi in gran parte d’Italia: l’obiettivo è di dar voce a tutta la filiera, che a causa della pandemia versa in uno stato di estrema difficoltà e totale abbandono. Per porre fine a questa situazione e chiedere un’interlocuzione chiara col Governo nazionale, imprenditori, associazioni, federazioni di settore e futuri sposi hanno deciso di unire le forze e scendere in piazza il 26 di ogni mese, a partire da febbraio, al grido “Insieme per il wedding”. Ieri una delegazione di operatori del settore è stata ricevuta nell’Aula consiliare dal Sindaco Pippo Midili e dall’Assessore allo Sviluppo Economico Maurizio Capone, i quali hanno ascoltato le richieste del comparto, che lamenta di essere stato escluso dai ristori del governo nazionale. I manifestanti chiedono il riconoscimento d’un contributo a fondo perduto di importo pari almeno al 40% della diminuzione di fatturato; il riconoscimento di un credito d’imposta – ad esempio pari al 70% – commisurato alle spese sostenute, distintamente, nel corso del 2021 e del 2022, per la partecipazione ad eventi fieristici di settore; l’introduzione di un’esenzione temporanea dall’IMU, dalla TARI e dall’IRES per due annualità oppure in alternativa di uno sgravio non inferiore al 70% delle suddette imposte, sempre per due annualità; l’erogazione di prestiti bancari fino ad un importo corrispondente al fatturato del 2019 assistiti la una garanzia statale del 100%, di durata compresa tra i 15 e i 20 anni, a tasso zero; contributi finalizzati a sostenere la realizzazione e la promozione di eventi fieristici di settore sia regionali che nazionali e volti a garantirne la partecipazione, e finanziamenti con la copertura totale dei costi per la realizzazione di incontri di business tra operatori internazionali selezionati e con presenze di gruppo a fiere internazionali estere dedicate al settore; una linea di contributo individuale a fondo perduto per ogni impresa per lo sviluppo delle possibili attività digitali; il prolungamento delle misure CIG e FIS fino alla ripresa totale dell’attività operativa prevista non prima di giugno 2022; una ulteriore moratoria di tutti i mutui fino a giugno 2022 con quota interessi per il primo semestre dell’anno 2022 coperta all’80% anziché al 50%.
Nel documento consegnato ieri all’Amministrazione comunale, richieste anche per gli sposi, quali il riconoscimento di un “Bonus Matrimoni” pari al 60% delle spese documentate; per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, il riconoscimento di un contributo forfettario a fondo perduto, di importo pari a € 5.000,00, per ciascuno degli sposi di nazionalità straniera e non residenti in Italia, nel caso in cui la celebrazione del matrimonio, civile o religioso, abbia luogo sul territorio italiano.
Foti Rodrigo