Le principali sfide del neo-governatore: risolvere le emergenze della sanità e dell’ambiente (dissesto idrogeologico e inquinamento). Il compito più ambizioso: ridare fiducia e stimolare intraprendenza nel mondo del lavoro. La scelta strategica: puntare sulle infrastrutture per rilanciare la Regione in ottica Mediterranea
La calabria ha scelto un giovane 44enne reggino, ma dalla grande esperienza politica, per provare a cambiare pagina dopo lunghi anni di malgoverno. Non solo Loiero, ma anche Chiaravalloti prima di lui: il decennio 2000-2010 è consegnato alla storia come un periodo a dir poco disastroso e drammatico per la Calabria in termini di malaffare, cattiva amministrazione, clientelismo e collusione, a prescindere da partiti e schieramenti. E se in Calabria, rispetto a tutte le altre Regioni d’Italia l’astensionismo che ha caratterizzato questa tornata elettorale è stato molto meno netto (-5% rispetto alle Regionali del 2005, la metà rispetto al -10% di Puglia e Lazio e al -9% di Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Marche ed Emilia Romagna), significa che i calabresi avevano voglia di segnare una nuova svolta e che proprio nella figura di Scopelliti, quel giovane 44enne reggino, hanno individuato la possibilità di aprire una nuova stagione che possa invertire la rotta.
Ed è anche una scelta generazionale, se pensiamo all’età degli avversari: Loiero 70enne, Callipo 64enne.
Giuseppe Scopelliti è nato a Reggio Calabria il 21 novembre 1966. E’ sposato e ha una figlia, Greta. E’ laureato in Economia e commercio e sin da giovanissimo ha iniziato a fare politica come militante del Fronte della Gioventù, forza giovanile del Movimento Nazionale Italiano. Nel 1990 ha ricoperto la carica di Segretario Provinciale del Fronte della Gioventù di Reggio Calabria e nel 1993 a Rieti è stato nominato Segretario Nazionale, primo della storia non romano o un milanese a ricoprire questo prestigioso incarico. Nel 1994 è stato candidato alle elezioni europee nel collegio dell’Italia Meridionale risultando il secondo dei non eletti con 34.000 voti di preferenza. Nell’aprile del 1995, ad appena 29 anni, si è candidato alle elezioni per il Consiglio regionale calabrese, risultando il primo eletto nella lista di Alleanza Nazionale. L’assemblea regionale lo elesse Presidente del Consiglio Regionale e negli anni successivi riuscì a sbloccare i fondi per il completamento di Palazzo Campanella, oggi sede del Consiglio Regionale della Calabria. E’ stato rieletto Consigliere Regionale il 16 aprile 2000 nella lista di An, e divenne Assessore al Lavoro ed alla Formazione Professionale. Svolse il ruolo di Assessore per poco più di un anno, lasciando un dolce ricordo con la stabilizzazione di centinaia di lavoratori precari e la realizzazione di un paio di bandi per le imprese giovanili. Nel maggio del 2002 venne eletto sindaco di Reggio Calabria con il 53,8% delle preferenze, e visse una nuova stagione amministrativa estremamente complicata e caratterizzata da grandi difficoltà. Con la pesantissima eredità di Italo Falcomatà, da Sindaco dovette barcamenarsi in un nuovo consiglio comunale allo sbando ma riuscì a imporsi dando vita a un’esaltante stagione amministrativa, segnata da avvenimenti storici per la Città che grazie alla sua azione ha letteralmente cambiato volto, aprendosi al turismo e finalmente valorizzando le grandi risorse fornite dal territorio. Poi, nelle Comunali del maggio 2007 è stato rieletto con il 70,1% delle preferenze e da quell’anno è sempre stato il sindaco più amato d’Italia. Proprio dal 2007 è anche vicepresidente dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
Adesso Scopelliti si trova a dover vivere una nuova avventura che è una grande sfida per tutta la Calabria: è chiamato a rivoluzionare una Regione allo sbando, partendo dalle emergenze. La sanità, in primis. Il pozzo senza fondo del bilancio regionale, lì dove si perpetuano sprechi che determinano condizioni inaccettabili per un Paese sviluppato come l’Italia, oltre ai gravissimi casi di malasanità che costringono i calabresi al drammatico evento dell’emigrazione sanitaria. E poi l’ambiente: il dissesto idrogeologico e l’inquinamento dei mari, due problemi che una Regione che vuole puntare sul turismo non può permettersi. Il futuro governatore ne ha già parlato nelle dichiarazioni entusiaste durante i festeggiamenti per il trionfo elettorale: “Da domani inizia la vera sfida: è un impegno difficile ma affascinante. Sarà una stagione esaltante, affronteremo con grande coraggio i problemi della Calabria. Questa è la nostra terra, abbiamo deciso di vivere qui, e adesso vogliamo creare condizioni di sviluppo e benessere”.
Scopelliti è intervenuto proprio sul tema scottante della sanità: “manderemo a casa tutti i manager della sanità che hanno dimostrato incompetenza. Non esisteranno più clientele e amicizie, premieremo gente di qualità mettendo da parte logiche perverse. La salute dei cittadini non è nè di destra nè di sinistra, vigerà l’unico criterio della meritocrazia. Tutti gli atti non rispondenti all’interesse collettivo saranno revocati. Bisogna mettere da parte la logica clientelare ed affaristica”.
Il neo-governatore considera fonamentale anche il settore delle infrastrutture: “Senza l’alta velocità ferroviaria, un’A3 finalmente veloce e funzionale, una SS106 ammodernata e il Ponte sullo Stretto non possiamo essere competitivi. Lavoreremo moltissimo sul sistema delle infrastrutture, valorizzando le risorse portuali e aeroportuali. Non possiamo rimanere così isolati dal resto del mondo”.
E, infine, la strategia a lungo periodo: “La Calabria guarderà al Mediterraneo, allo sviluppo che potrà darci benessere proprio grazie alla nostra baricentricità nell’area Mediterranea”.
Tempostretto.it – Peppe Caridi