Sono contento che quando il gioco si fa duro escano allo scoperto i politici che, dopo avere svolto all ASP di Messina un ruolo da protagonista nell’era Crocetta, oggi continuano a sostenere il sistema gestionale politico-mafioso della sanità messinese in cambio di qualche posizione di potere.
Lo scrive il Sindaco di Messina Cateno De Luca che continua: <<D’altronde tutti sanno che Beppe Picciolo fa sempre anticamera da MUSUMECI per ottenere un posto di assessore o quantomeno di sottogoverno (anche fare il responsabile del Condomio di Palazzo D’Orleans andrebbe bene …).
E’ altrettanto logico che i suoi consiglieri di riferimento anche se con grande imbarazzo (pensate che La Tona nel giro di 24 ore ha votato per la delibera AMAM prima no e poi si è astenuto!!!) devono stare molto attenti a come si esprimono in consiglio comunale visto che io, non a caso, ho spostato la questione della tutela della salute nel naturale contesto che dovrebbe occuparsene.
Come non ci si può indignare al cospetto dell’omertà dei deputati regionali e nazionali compreso il consiglio comunale sulla gestione dell’ASP di Paolo La Paglia?
Cosa faceva, ad esempio, venerdì 22 gennaio ore 19 22 m e 33 sec, Beppe Picciolo con Ferdinando Croce (ma non sa nulla dell’affaire di 10 mIlioni di asp?) e gli onorevoli Tamaio e Dagostino nei corridoi del Palazzo ex Esa di Catania sede della Presidenza della Regione Siciliana?
Era lì per tutelare Messina o per continuare a mendicare una presindenza di condominio con sponsor di eccellenza?
Ps: potrebbe mai il buon Picciolo parlare male di Paolo La Paglia se fino a qualche anno fa era il padre padrone della sanità messinese e dell’ASP?>>