Oggi, 27 gennaio, ricorre il 76esimo anniversario della Liberazione dei prigionieri ebrei, omosessuali, oppositori politici, diversamente abili, dal campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa. Tutto ciò, si instillava nella lotta partigiana ancora in corso per la liberazione dell’Italia dal fascismo, iniziata l’8 settembre 1943. Il patto stretto tra Mussolini e Hitler aveva portato alla deportazione e all’uccisione di milioni di persone, perseguitate per le loro caratteristiche fisiche, per le loro idee politiche e religiose. Due totalitarismi con tutti i requisiti: un apparato repressivo poliziesco; la stampa manipolata; il Parlamento depauperato del proprio ruolo; la cultura univoca e del tutto propagandistica. Tutto ciò, portò allo sterminio di milioni di persone, anche italiane, quello che Hannah Arendt definì la “banalità del male” ad opera di persone grette e meschine. Oggi, questi eventi si ripercuotono ancora sulla nostra società, sulla sua cultura, richiedono lo sforzo di tutti per contrastare quelle minime avvisaglie di totalitarismo che si presentano quando un giornalista viene intimidito, un oppositore politico zittito, un musulmano insultato. Anche questo, anzi, soprattutto questo, è fascismo.
Proprio per perpetuare la memoria e l’impegno, segnaliamo che è stata presentata una proposta di legge d’iniziativa popolare contro la propaganda sotto qualsiasi forma del nazifascismo. E’ possibile firmarla presso l’ufficio elettorale del proprio Comune di residenza entro il 31 marzo 2021.