Nel salone parrocchiale della chiesa Sacro Cuore di Gesù è stato presentato al pubblico milazzese il partito «Italiani Liberi e Forti». Ad illustrarlo è intervenuto il Dr. Prof. Gaspare Sturzo, pronipote di don Luigi Sturzo, fondatore del Partito Popolare Italiano, nonché candidato alla Presidenza della Regione alle elezioni, che si terranno il prossimo 28 ottobre. I lavori sono stati introdotti dal saluto del coordinatore cittadino Dr. Andrea Nastasi, che vede nel giovane magistrato il continuatore del messaggio elaborato dallo zio, in grado di alimentare la speranza della rinascita siciliana: infatti, memore di quella esperienza, egli si propone un cambiamento della politica italiana ormai in decadenza. Il coordinatore del nuovo soggetto politico, dr. Rosario Terranova, ne ha sostenuto l’apertura mentale a tutte le opinioni costruttive. Come Luigi Sturzo operò in un’epoca politicamente difficile, oggi si pone la necessità di rinnovare l’impegno in un momento di disagio economico. La soluzione consiste nel rimettersi in gioco per ricomporre la frantumazione politica e morale della Sicilia creando una forza etica capace di rinnovarne la società. Per il dr. Gaspare Sturzo in una realtà basata sul clientelismo e sul voto di scambio si ritiene necessario porre un argine allo sfruttamento di quelle persone in stato di bisogno: gli attuali politici, infatti, hanno creato una miriade di enti pubblici inutili per consolidare il loro potere.

Gaspare Sturzo e Andrea Nastasi

Prova ne è la formazione professionale, alla quale sono stati elargiti circa cinquecento milioni di euro senza che questa abbia mai fornito occupazione. Nel contempo si ha una classe politica vecchissima rafforzando il sistema della casta difficilmente scalfibile. La burocrazia regionale, espressione dei governanti, è paralizzata, poiché costituita da addetti designati e non da vincitori di concorsi pubblici, cambiando frequentemente incarichi a seguito dei continui mutamenti in seno alla Giunta ed il cui riverbero ricade sulla Pubblica Amministrazione in generale, che il più delle volte non rispecchia i principi di buon andamento ed imparzialità previsti dall’articolo 97 della Costituzione. Attività economiche, quali il turismo e l’agricoltura, risentono della mancanza di infrastrutture: basti pensare alla cancellazione dei treni verso il nord operata dalle Ferrovie dello Stato oppure all’aumentato biglietto di attraversamento dello Stretto, definita «tassa di vassallaggio».

Di fronte a siffatto marasma deve fiorire la speranza che una trasformazione possa affermarsi attraverso la sensibilizzazione verso quell’elettorato non riconosciutosi nei maggiori candidati. L’indifferenza sta per cedere il passo all’indignazione col rischio di forti tensioni sociali, ma solo attraverso il trinomio «speranza, passione, impegno» si può costruire una comunità basata sugli interessi generali; ad esso fa seguito in un secondo momento quello basato su «coerenza, responsabilità, partecipazione» in grado di riportare tutti alla gestione generale della cosa pubblica.

 

Foti Rodrigo

 

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