“Nei 38 comuni dell’ATO 2 siamo in piena emergenza rifiuti dal momento che da 5 giorni ormai non si raccoglie più la spazzatura e per uscire dallo stallo in cui ci troviamo serve un intervento immediato e chiarificatore della Regione”. Così Isella Calì, della segreteria della Cgil di Messina, commenta l’incontro che si è svolto questa mattina all’ufficio provinciale del lavoro per dirimere la vicenda Gesenu. “L’azienda continua a ribadire la sua intenzione di sospendere il servizio e licenziare tutto il personale ma, come ha rilevato lo stesso Ufficio provinciale del lavoro questa mattina, in un caso si configurerebbe l’interruzione di pubblico servizio, mentre nell’altro c’è da rilevare l’illegittimità dei licenziamenti”. Ciò nonostante la situazione dei comuni dell’ATO 2 così come quella dei 156 lavoratori per cui sono state avviate le procedure di licenziamento restano gravi. La Gesenu infatti ha annunciato di non avere più risorse e che di conseguenza non intende anticipare le somme necessarie a conferire nella discarica di Motta S.Anastasia, stante che quella di Mazzarrà è ancora chiusa. “Noi chiediamo alla Gesenu di proseguire il servizio con tutto il personale impiegato fino all’individuazione di un nuovo soggetto che le subentri. Parimenti- spiega Calì- chiediamo all’ATO 2 di accelerare le procedure per l’emanazione del nuovo bando. In tutto questo, si deve garantire a tutti i lavoratori pari dignità retributiva nel senso che oggi a parità di lavoro e mansioni vengono percepiti stipendi diversi ”. Per la Cgil si deve garantire il passaggio dei lavoratori senza soluzione di continuità da un’azienda all’altra e il pagamento delle retribuzioni maturate attraverso la surroga dell’ATO alla Gesenu. “Resta la necessità che la Regione, in un modo o nell’altro, intervenga subito per mettere fine all’emergenza spazzatura prima che nei comuni siciliani dell’ATO 2 ci si ritrovi in piena emergenza igienico sanitaria, in una situazione affatto diversa da quella diventata caso nazionale di Napoli”, aggiunge Calì. In mattinata anche il Prefetto Alecci è intervenuto sulla vicenda sia denunciando la gravità della situazione igienico sanitaria sia sollecitando a sua volta la regione ad intervenire.
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