Caro Raffaele, avevamo individuato in uno spiccato senso di superiorità (e, quindi, nella subdola o palese sottomissione di altri attraverso una qualsiasi e pur minima violenza psico-fisica) una delle principali matrici del razzismo, il quale, con le sue innumerevoli sfumature e indici di gravità, può andare dalla semplice presa in giro fino al genocidio. Ad esempio, la derisione è una delle sue più gravi e comuni sfumature, tanto da essere non episodica ma addirittura sistematica e quotidiana, a tutti i livelli sociali, dai bambini fino alle più alte cariche dello Stato. Nei nostri paesi, molto spesso, la derisione prende le forme assai diffuse dello “sfottò”. Come possiamo constatare, siamo enormemente lontani dalla più antica e …………………………….. Leggi tutto