Le segreterie provinciali di FP CGIL, CISL FP, COBAS-CODIR, SADIRS, UGL chiedono garanzie per gli utenti, per i cittadini e per i lavoratori in merito alla riapertura della Biblioteca regionale universitaria “Giacomo Longo” Si è tenuta oggi 1 giugno 2020 quella che doveva essere la riunione propedeutica alla riapertura al pubblico della Biblioteca regionale universitaria “Giacomo Longo”, sita presso il centralissimo palazzo Arcivescovile. Purtroppo, come spesso accade in questo delicatissimo momento, a causa della emergenza pandemica dal CoViD-19, allo stato attuale, non è possibile garantire la sicurezza per i contagi. E come è accaduto per altri uffici ci sarà sicuramente qualcuno che sosterrà che è colpa dei sindacati se la Biblioteca Regionale di Messina non riaprirà al pubblico in tempi brevi. Le Organizzazioni Sindacali FP CGIL, CISL FP, COBAS-CODIR, SADIRS, UGL per prime vogliono che la Biblioteca Regionale torni al più presto a dispensare i suoi servizi ai tanti utenti che normalmente l’affollano e a volerlo per primi sono anche i lavoratori che attendono di riprendere il rapporto quotidiano con i gli utenti. Ma avendo a cuore la sicurezza sanitaria di tutti, utenti, cittadini e lavoratori, chiedono semplicemente il rispetto delle regole fissate in sede nazionale, regionale e comunale, per la riapertura dei siti della Cultura. Per questo le scriventi Organizzazioni Sindacali, con grande senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori e degli utenti della Biblioteca Regionale, hanno per la seconda volta accettato di confrontarsi con la Direzione, in una sede peraltro non idonea sotto il profilo della sicurezza sanitaria. Senso di responsabilità che ha fatto accettare alle scriventi Organizzazioni Sindacali, l'invito a discutere della riapertura delle sedi della Biblioteca (ricordiamo che la struttura si estende su tre distinti plessi lavorativi, quello centrale di via Primo Settembre, l’emeroteca di via Consolare Pompea e gli archivi di via G. La Farina) nonostante una irrituale convocazione nei locali di Via Primo Settembre 117, non sanificati dal marzo scorso, nonostante le risibili giustificazioni tecniche accampate dalla Direttrice per non far svolgere il confronto in modalità online e nonostante sia fatto obbligo alle Amministrazioni, anche quelle periferiche, della Regione Sicilia di svolgere in questo particolare momento per il Paese, le riunioni in modalità remota, utilizzando piattaforme online. Il confronto tenutosi oggi tra la Direttrice della Biblioteca e le Organizzazioni Sindacali con all'ordine del giorno le problematiche atte a consentire una celere riapertura, in completa sicurezza sanitaria anti CoVid-19 di tutti i servizi della Biblioteca, sia per gli utenti che per i lavoratori, purtroppo non è giunto ad una conclusione positiva. Le Organizzazioni Sindacali, loro malgrado, hanno potuto constatare che non esistono, al momento, benché la direzione, a suo dire, abbia già avviato tutte le azioni possibili perché ciò avvenga in tempi brevi, i presupposti per la riapertura immediata, mancando quasi completamente i dispositivi sanitari necessari, ad esclusione delle mascherine e del disinfettante. Mancano le divisioni di sicurezza in plexiglas, mancano i termoscanner e i termometri digitali, non è stata ancora prevista la sanificazione obbligatoria prima della riapertura dell'Istituto, mancano le colonnine dove collocare i disinfettanti per le mani, ma soprattutto mancano le figure previste dalla normativa del Rappresentante della Sicurezza dei lavoratori e quello del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, manca un chiaro quadro di come dovranno svolgersi i servizi di pulizia dei locali e degli strumenti di lavoro dopo ogni servizio all'utenza. Non è stato ancora aggiornato il D.V.R. (Documento di Valutazione dei Rischi) aziendale alle misure anti CoVid-19 e neppure individuato il medico a supporto della Biblioteca, né istituito il Comitato per la Sicurezza. Noi Organizzazioni Sindacali le nostre responsabilità ce le siamo assunte partecipando all'odierna riunione e come abbiamo dichiarato congiuntamente, non ci opponiamo alla riapertura, ma ci opponiamo fermamente ad esporre gli utenti, i cittadini, i lavoratori alla possibilità di contagio. Se chiedere che la Biblioteca sia riaperta in condizioni di sicurezza per tutti, se chiedere che vengano rispettate le misure previste dalla legge vuol dire opporsi all'apertura allora si: CI OPPONIAMO.
Le Segreterie provinciali
- R. Raffa e M. Lanza – FP CGIL
- B. Morabito – CISL FP
- S. Smedile – COBAS-CODIR
- S. Messina – SADIRS
- G. Panebianco – UGL.