Occupa un appartamento e all’interno coltiva 110 piante di marijuana. Primo arresto dell’anno da parte dei carabinieri a bianco.
Quando i Carabinieri della Compagnia di Bianco, stanotte, hanno bussato alla porta di un appartamento, in teoria disabitato, avevano capito sin da subito che qualcosa non andava. Non si aspettavano però di trovare l’intera abitazione adibita ad una serra per la coltivazione di 110 piante di marijuana.
Inizialmente alla richiesta dei Carabinieri di aprire la porta è seguito il silenzio, solo dopo la loro insistenza, M. Domenico Antonio, 25enne, bracciante agricolo di Africo, ormai scoperto, ha ceduto. Quello che i carabinieri hanno trovato una volta entrati è stato un intero appartamento destinato alla coltivazione di piante di marijuana dell’altezza di circa 70 cm, cavi sospesi, tubi di areazione che attraversavano le stanze, il tutto avvolto dalla tiepida luce violetta delle lampade alogene. Ad aggiudicare dal quantitativo la coltivazione “domestica” avrebbe fruttato quasi 100mila euro.
Non ha negato né si è giustificato il responsabile di questa coltivazione indoor, l’evidenza dei fatti non glielo permetteva, così per lui è scattato immediatamente l’arresto. Il primo della Compagnia di Bianco a portare la data dell’anno appena cominciato. Un primato di cui il responsabile avrebbe fatto sicuramente a meno. Le piante e tutto ciò che serviva alla loro coltivazione sono state sequestrate e ora si indaga su come sia stato possibile, in pieno centro abitato a Bianco, predisporre una serra, con un complesso sistema di coltivazione, senza destare particolari sospetti.
Il contrasto alle piantagioni di marijuana da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria continua anche durante i mesi invernali nella consapevolezza che i produttori e i trafficanti locali sopperiscono alle basse temperature studiando metodi più ingegnosi di coltivazione.