73303293_804928736627836_4522745410460057600_nLa rinascita di un luogo spesso sta nella capacità di vedere lontano e andare oltre, di prevedere cioè le sue reali possibilità di “riqualificazione” e di individuare le sue principali attrattive naturali, culturali e sociali; tutti fattori, questi, di enorme valenza che vanno non solo a vantaggio dei cittadini del posto ma anche degli occasionali  visitatori che con la loro presenza costituiscono il principale mezzo di comunicazione per veicolare l’offerta turistico-promozionale che si vuole offrire. Il progetto di riqualificazione, ancor più se particolare, può avvenire attraverso scelte culturali legate alla riscoperta della propria storia e tradizione, oppure attraverso scenari paesaggistici che mettono in grande risalto le bellezze del luogo. Per questi motivi è importante che Bovalino, paese di circa 9 mila anime che sorge sulla costa dei gelsomini in provincia di Reggio di Calabria, riscopra e conservi sempre più le ricchezze storico-naturali di cui dispone che, se opportunamente valorizzate,  possono determinare in maniera concreta la crescita e lo sviluppo economico dell’intero territorio. Tra queste, un ruolo di particolare rilievo lo ricopre certamente il Castello di Bovalino superiore, una struttura architettonica costruita intorno al 1059 dal Conte Ruggero d’Altavilla detto il Normanno, un castello intriso di storia che in maniera indecorosa è stato lasciato per troppo tempo nel più totale abbandono, seppur per il suo completo recupero siano state finanziate negli anni passati anche somme ingenti (si parla di circa 1,2 milioni di euro stanziati nel 2004 e mai utilizzati).

75412255_455624591726431_1224740599110828032_n

Il rilancio del patrimonio storico-culturale è stata una delle prime scommesse fatte da quest’amministrazione giovane, e per poterla vincere ha puntato su una persona qualificata nel settore cui è stata data immediatamente la delega ad hoc, parliamo di Pasquale Blefari,  Assessore alla “Cultura, Edilizia Scolastica, Politiche per il Centro ed il Borgo Storico ed i Servizi Bibliotecari” che ha  provveduto a far ripulire e sistemare in maniera decorosa l’intera area del castello facendolo, nel contempo,  arredare con elementi che ne esaltano lo scenario storico e lo rendono pienamente fruibile per: manifestazioni culturali (come presentazione di libri) e/o teatrali; artistiche (fiere e mostre); concerti musicali e/o serate live ed anche per la celebrazione di unioni civili. Di recente (il giorno 9/10/2019) il castello è stato la location ideale per lo svolgimento del primo appuntamento musicale inserito all’interno della manifestazione intitolata “Resta.nza”, 1° Festival di musica internazionale cui ne seguiranno a breve anche altri.  In proposito il Sindaco, Vincenzo Maesano, ha detto: “Abbiamo trasformato un rudere diroccato ed abbandonato in qualcosa di cui ora si può andare obiettivamente fieri ed orgogliosi. Tutto ciò è stato possibile solo grazie alla caparbietà che abbiamo avuto nel credere in maniera ferma e convinta nella sua riqualificazione; allo scopo è senz’altro servita anche la spettacolare vetrina che ci è stata offerta con  le giornate Fai di Primavera 2018, un evento che ci ha proiettato alla ribalta delle cronache nazionali grazie, appunto, al nostro borgo antico ed il castello in particolare. Aggiungo che la nostra comunità e non solo, adesso, lo sta riscoprendo sempre più anche nella veste di new location per la celebrazione di matrimoni civili e di questo ne siamo ovviamente felici. Speriamo presto di poter intervenire in maniera più concreta al suo restauro e magari con segni più tangibili, riprendendo così un vecchio discorso che purtroppo è stato bruscamente interrotto negli anni passati”

Pasquale Rosaci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *